Apex Legends è il caso Queer alla Esports World Cup

Il gioco nel tabellone dell'evento Arabo

Apex Legends è il caso Queer alla Esports World Cup

Apex Legends di Respawn Entertainment ed Electronic Arts è noto, oltre che per essere un ottimo Battle Royale sotto il profilo tecnico e di gameplay, anche per ospitare nel suo Roster la presenza di svariati personaggi con differenti identità di genere. Insieme ad Overwatch (1 e 2) di Blizzard, in cui parimenti compaiono diversi personaggi appartenenti alla comunità LGBTQIA+, è in effetti considerato uno dei vessilli del movimento in questione ed ha più volte supportato le sue battaglie con eventi a tema, skin, badge e altro ancora.

Per questo motivo, i fan non hanno accolto molto favorevolmente l'adesione del gioco al torneo Esports World Cup che si svolgerà questa estate a Riyadh, e non c'è di che stupirsene: l'Arabia Saudita è infatti una delle nazioni al mondo in cui i diritti per cui questa comunità si batte sono negati con maggiore convinzione e severità dalle leggi locali. Non sono pochi, purtroppo, i casi in cui manifestazioni di affetto non-eterosessuali siano state punite anche con la pena capitale.

Apex Legends: le reazioni dei fan

In effetti c'è da chiedersi in che modo l'organizzazione del torneo pensi di nascondere l'identità di genere e le preferenze sessuali delle Leggende, specie considerando che queste ne fanno spesso sfoggio nei loro dialoghi in-game - un esempio su tutti, Valkyrie che recita: "Ah, gli Apex Games: vieni per la vendetta e rimani per le belle donne!".

Dal canto suo Respawn Entertainment ha assicurato ai microfoni di Kotaku che non modificherà il gioco appositamente per l'evento: "Non cambieremo il gioco - tutte le Leggende saranno giocabili. Nessun contenuto di Apex Legends, leggende o cosmetico, sarà ristretto all'evento EWC."

L'Arabia Saudita e l'accoglienza ai turisti

Se le leggi dell'Arabia Saudita sanno essere particolarmente severe con i loro cittadini, la nazione mediorientale sembra avere un indice di tolleranza più elevato nei confronti dei turisti e in generale degli ospiti provenienti da altre nazioni. Il sito ufficiale dedicato al turismo, infatti, recita quanto segue: "Tutti sono benvenuti nel visitare l'Arabia Saudita e chiediamo che seguano e rispettino la nostra cultura, le nostre tradizioni e le nostre leggi come farebbero quando visitano una qualsiasi altra nazione al mondo. Come in altri governi nel resto del mondo, i visitatori non sono tenuti a rivelare le loro informazioni personali e noi rispettiamo fortemente il vostro diritto alla privacy."

Un po' come dire: non indagheremo sulle vostre abitudini e inclinazioni, ma voi non fatecele vedere. Il problema, facendo cascare il proverbiale asino, è proprio che anche volendo considerare i personaggi di Apex Legends come "turisti", queste abitudini sono rivendicate senza mezze misure. È pur vero, però, che l'Arabia Saudita, così come altre nazioni mediorientali, sta investendo cifre importanti negli eventi sportivi, sia tradizionali sia elettronici, nel tentativo di migliorare la propria immagine nel mondo, tanto da aver fatto nascere il termine sportwashing.

L'evento, oltre che di Apex Legends, ospiterà tornei anche di Street Fighter 6, Tekken 8 e Overwatch 2: anche in questi giochi sono presenti personaggi Queer, quindi evidentemente l'organizzazione è al corrente della questione e ha deciso di soprassedere...
Come reagiranno le autorità?