Akira live action - Il regista Albert Hughes infuriato con BMW

La ricerca della fedeltà assoluta ha portato a uno scontro aperto per quella che appare come imposizione di product placement

Akira live action  Il regista Albert Hughes infuriato con BMW

Akira è un manga/anime degli anni '80 molto amato, sul quale siamo recentemente tornati dopo la pubblicazione 4K dell'opera restaurata. Film di culto che presto avrà un adattamento live action, che dovrà fare i conti con i numerosi elementi iconici dell'opera, su tutti la moto rossa guidata da Kaneda, uno dei protagonisti. Va da sé che occorrerà che il bolide sia il più possibile identico a quello concepito da Katsuhiro Ôtomo, e in tal senso esistono già repliche quasi perfette realizzate dai fan.

Al momento è proprio un particolare della moto il casus belli che ha fatto letteralmente imbestialire il regista afroamericano Albert Hughes. La sua filmografia comprende opere come Menace II Society, Dead Presidents, From Hell - La vera storia di Jack lo Squartatore e The Book of Eli – Codice Genesi, firmati in coppia con il fratello Allen Hughes, firmando in solitaria altri film come l'avventuroso Alpha (2018) e un paio di puntate per la serie The Continental.

La moto di Kaneda reca sulla carrozzeria vari loghi e adesivi, compreso quello della casa automobilistica tedesca BMW, con la quale Albert si è pesantemente scontrato. "Sono dovuto andare alla BMW a Monaco e sedermi con un tizio americano che è il capo del concept design, con cui ho litigato. Stavamo letteralmente discutendo tra di noi perché lui cercava di convincermi ad accettare una proposta totalmente diversa come l'introduzione di una nuova tecnologia nel veicolo, mentre io gli ho risposto che volevo l'autorizzazione a usare il logo aziendale”. La discussione è proseguita con toni sempre più accesi, per le continue insistenze nel proporre altri modelli di moto da inserire nel film.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è giunta quando l'individuo ha iniziato a insultare la concept art del film di Ôtomo, e così il regista se n'è andato. Difficile al momento immaginare un diverso product placement di BMW nel film e se la situazione non si sbloccherà, altrettanto difficilmente apparirà sulla moto di Kaneda il fatidico logo della casa tedesca.