Yellow Taxi Goes Vroom, il collectathon su quattro ruote – Anteprima PC

L’anteprima della demo del titolo Panik Arcade, l’esilarante platform di tipo collectathon ispirato ai classici per Nintendo 64 con un motorizzato protagonista d’eccezione

di Jacopo Retrosi

Non è una novità, nel panorama indie impazzano le produzioni retrò, quei giochi creati per emulare aspetto e sensazioni delle vecchie generazioni di console. In particolar modo, una corrente piuttosto prolifica è quella dei collectathon usciti direttamente dell’era Nintendo 64. Ecco l'anteprima di 

Yellow Taxi Goes Vroom, gameplay, meccaniche e dettagli

Cos’è un collectathon? Trattasi di quei platform 3D come Super Mario 64, Banjo Kazooie e Donkey Kong 64 in cui i giocatori sono chiamati a raccogliere oggetti collezionabili in giro per livelli enormi, vuoi collegati ad un hub centrale o interconnessi tra loro. 

Yellow Taxi Goes Vroom appartiene a questa categoria, come potete immaginare, e lo fa mettendoci parecchia farina del suo sacco, unendo al genere di riferimento dinamiche solitamente legate a ben altre esperienze, che danno vita ad un mix curioso e molto divertente.

L’obiettivo del gioco protagonista odierno è infatti collezionare ingranaggi verdi nei tanti livelli per arrivare alla sede della Tosla, capitanata dal CEO Alien Mosk (ogni riferimento è puramente casuale), che sta inquinando l’olio del mondo e approntando un’invasione aliena, ma lo faremo a bordo di una macchina a molla, il taxi giallo del titolo. 

Niente corse e saltelli quindi, ma andremo in giro sprintando e derapando a tutta birra. I controlli sono immediati e intuitivi, e il modello di guida arcade perfetto per manovrare all’interno degli ambienti. Non solo, dopo pochi minuti dall’avvio si sbloccherà inoltre la piroetta con scatto turbo e l’avventura si trasforma di conseguenza, aggiungendo spessore e verticalità al nostro parco mosse.

La piroetta preparatoria consentirà di prendere la mira e al contempo danneggiare casse e nemici. Da questa posa possiamo quindi lasciare che termini l’animazione e partire a razzo in avanti, utile per oltrepassare baratri e prendere il volo in prossimità di rampe e dossi, oppure annullarla ed eseguire un piccolo salto all’indietro. E non è tutto, una volta a mezz’aria è possibile riutilizzare la piroetta per un ulteriore balzo in avanti oppure interromperla, in modo da fermarsi sul posto e ripetere il backflip.  

Se avete comprese questa semplice sequenza di meccaniche, potete immaginare allora come le diverse combinazioni concatenate consentano un range di movimenti molto ampio, simulando i classici salti in lungo e doppi salti dell’idraulico, a cui sommare l’inerzia del movimento precedente e la possibilità di “planare” premendo l’acceleratore in volo. Può suonare complesso, ma basta veramente sperimentare un po’ con i comandi per trovare la quadra e iniziare a compiere evoluzioni come non mai.

Gli scenari della demo sono propedeutici all’esperienza, ma nascondono numerosi segreti che solo i più abili riusciranno a scovare e soprattutto a raggiungere, sfruttando il set di abilità che vi abbiamo descritto prima, contenuto nelle dimensioni ma ricco di potenzialità e applicazioni. 

Il livello di Bombeach introduce inoltre la variabile del tempo, un timer costantemente sul nostro cofano che segnalerà i secondi rimasti prima che la carica del nostro taxi si esaurisca. Serve qualcuno che giri la molla e qui entra in gioco una frenetica sotto-attività in stile Crazy Taxi, in cui dovremo scarrozzare gli NPC per l’area in cambio di un giro di chiave extra. Le tempistiche sono generose e le mete facili da raggiungere, ma combinato all’eccellente sistema di controllo è tutto davvero uno spasso. La demo trova inoltre modo di infilare nel breve viaggio un boss che richiama troppo Re Bob-Omba al termine della scalata iniziale in Super Mario 64.

E a proposito di Nintendo 64, non possiamo non elogiare la splendida veste grafica low poly di Yellow Taxi Goes Vroom, coloratissima e “squadrata” quanto basta da ricordare la generazione a 64-bit. Certo, la mole di oggetti a schermo e la velocità dell’azione sono di ben altra caratura, ma in termini di mero look ci siamo. I livelli sono enormi e confezionati ad arte per sfruttare al 100% le movenze del nostro alter ego su quattro ruote, e richiedono memoria e precisione per essere navigati al meglio. Azzeccatissimi anche effetti (è il rombo dei kart di Mario Kart 64 quello che sento provenire dal motore del taxi?) e colonna sonora, una serie di motivetti energici e orecchiabili che ben si sposano alla natura chiassosa del titolo. 

Fan dei platform 3D d’annata? Yellow Taxi Goes Vroom vi piacerà un botto, senza se e senza ma. L’opera Panik Arcade (team nostrano, per la cronaca) è un gioiellino, accattivante e nostalgica al tempo stesso, un tuffo nel passato pieno di idee originali e umorismo caciarone. Se siete curiosi la demo è un ottimo trampolino di lancio. Occhio però, è difficile poi voler scendere.