Warface

Avvicendarsi nel mondo degli FPS oggi é un impresa ardua, non perché non si trovino offerte videoludiche d'impatto (come i vari CoD o Battlefield) ma proprio perché l'impatto, quello vero, sembrano averli i nostri portafogli dopo l'acquisto. L'idea sembra aver stuzzicato le menti geniali dei ragazzi di Crytek che, dopo averci regalato titoli di spessore come la serie di Crysis, oggi sembra venire incontro a quella fetta di videogiocatori accaniti disposti a giocare cercando di risparmiare.

Chiaramente, il videogiocatore comune deve guardarsi intorno con sospetto, visto che l'epiteto free-to-play non sempre si accosta fedelmente con “bello” o con “ben fatto” tanto che molte delle offerte incentrate su questo schema fanno la loro comparsa per poi lasciare la scena dopo un botto relativamente imponente, frutto della chiara contestualizzazione che dietro ad un offerta gratuita debba esserci, necessariamente, un team pronto ad investire su una community sempre esigente.

Warface
La scelta dell'avatar ci fa perdere sempre quei 5 minuti buoni..barba o non barba?

Durante l'addestramento é bene imparare ad affettare un anguria, ricordando che dopo potremo avvalerci di un pasto dissetante.
Durante l'addestramento é bene imparare ad affettare un anguria, ricordando che dopo potremo avvalerci di un pasto dissetante.
Sembra tutto tranquillo, forse troppo..
Sembra tutto tranquillo, forse troppo..
Oh..si sta facendo tutto buio Jonny..
Oh..si sta facendo tutto buio Jonny..


In questo caso, con Warface, Crytek sembra fare centro. Prima cosa per un aspetto principale, discostante da molte altre controparti, ovvero la mancanza di una campagna, in singolo giocatore, che non riporta alcun tipo di trama principale a forzarci protagonisti di un mondo parallelo fatto di spionaggio, guerre atipiche o semplicemente panorami apocalittici in cui “fare la scelta giusta” risulti molte volte noioso perché, non neghiamolo, oggi (ma forse anche ieri) la tendenza volge alla sfida multi-giocatore, ovvero l'arte del dedicare le proprie ore a sparare e lasciarsi sparare, possibilmente contro un avversario “reale” (che poi, di reale, ha ben poco).

Ecco dove il titolo fa il botto, presentando un offerta completamente incentrata su quest'aspetto, proponendo, con una semplicità disarmante, la scelta di due possibili tipi di partite, ovvero il Versus ed il Co-Op. Dopo aver scelto senza troppi indugi un avatar a rappresentarci, ci siamo dedicati ad una rinfrescata sul campo, ripassando le regole principali del perfetto soldato. Le quattro classi disponibili sono subito assimilabili, in primis per l'hardcore gamer, visto che ci troveremo davanti i soliti Assaltatori, Medici, Ingegneri e Cecchini.

Nelle mappe dedicate al deathmatch, come al solito, ci siamo trovati coinvolti in sparatorie con persone pronte a prevaricare sul prossimo, concentrando le proprie imprecazioni sui soliti camper ma soddisfandoci con un gioco reattivo, capace di coinvolgere con sessioni di gioco veloci e precise, sorprendentemente prive di una lag importante.

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Nelle partite in Co-Op, secondo noi, che invece Warface fa il suo sporco lavoro, ma soprattutto lo fa bene, in primis puntando sulla squadra virtuale nemica, che non sarà più composta da bambole comandate da ventriloqui umani senzienti, ma bensì gestite da un IA accattivante, dalle qualità belliche non indifferenti e dalle capacità cooperative notevoli, soprattutto a livelli di difficoltà elevati. Fare team é alla base di tutto, come d'altronde lo é diversificare. Dimenticatevi quindi gruppi di assaltatori solisti, visto che un medico sarà il fulcro su cui si baseranno le vostre tattiche, come un buon ingegnere invece potrà fare la differenza in caso di necessità di munizioni. Il gioco propone tre tipi di partite cooperative, che partono dal livello base per poi passare a quello normale, arrivando infine a quello più complesso, intercambiando giornalmente mappe differenti (stile Daily Mission) tutte detentrici di un premio, più o meno accattivante, a seconda della difficoltà giocata.

Il lato tecnico riprende fedelmente il genere sopracitato, proponendo un interfaccia giocatore standard ed una configurazione tasti che risalta l'utilizzo di topo e tastiera, lasciando spazi agli elogi per un comparto grafico abbordabile alla stragrande maggioranza dei calcolatori in circolazione, permettendo di giocare il titolo a tutti, senza troppe restrizioni particolari. Chiaramente un motore come il CryEngine3 si fa apprezzare, regalandoci sessioni piacevoli alla vista, data la presenza di ottime texture, buona fisica dei corpi ed interessanti animazioni facendoci strizzare l'occhio a qualche bug presente, ma facilmente raggirabile ricordando, comunque, che il titolo nasce come free-to-play. Ciò che temiamo restano le micro-transazioni che, come un cecchino nascosto nel sottobosco, sono pronte a determinare la differenza tra un offerta bilanciata oppure un pay-to-win.

Questo primo hands on sul titolo ci ha insegnato che, a volte, la buona volontà di un team di sviluppatori visionario può fare la differenza visto che, gratuitamente, e senza l'installazione di pacchetti fortemente invasivi (in termini di GB) ci ha permesso di passare del tempo all'insegna del divertimento. Ovviamente però rimandiamo il prodotto Crytek ad una prova più approfondita una volta uscita dalla beta, ovvero quando potremo vedere davvero in faccia il volto della guerra.

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Warface

Warface

Warface é snello, pratico, semplice da giocare ma soprattutto, Warface é divertente. L'eccessiva disarmante abbordabilità del titolo, in termini grafici e pratici (prezzo inesistente) permette ai ragazzi di Crytek di far capolino in un panorama FPS che ad oggi può aggiungere, tra le sue fila, un titolo dalle buone possibilità di successo.