Spider-Man: Dimensions

di Tommaso Alisonno
Spider-Man, ovvero: “Come avere 48 anni e non sentirli”, perché tanti ne sono trascorsi da quando uno dei più famosi super-eroi Marvel é emerso dalla mente del geniale Stan Lee. Da allora, più che di acqua sotto i ponti, abbiamo visto passare ragnatele un po' in tutti i supporti media: oltre al fumetto, l'animazione, il cinema, la musica e ovviamente il videogioco - ed ogni volta il simpatico e sarcastico Ragno Umano é riuscito ad essere al passo coi tempi, anche se non sempre all'altezza della sua fama. Non sono mancate poi le revisioni, le rivisitazioni e, in linea con la politica Marvel, le storyline alternative, o addirittura le dimensioni parallele.



É su questo ultimo concetto che si basa il progetto Shattered Dimension, nuovo videogioco in preparazione per DS, PS3, Xbox360 e Wii. La storia, scritta nientemeno che da Dan Slott (ossia l'attuale autore della serie principale “Amazing”) parla di un artefatto denominato “Tavoletta dell'Ordine e del Caos”, sulla quale si basa il delicato equilibrio che regge insieme la realtà. Inutile dire che la succitata Tavoletta é stata trafugata, spezzata in quattro parti e dispersa in altrettante dimensioni. Chi se non l'unico eroe presente in tutte e quattro può indossare ancora una volta la sua calzamaglia e lanciarsi alla ricerca prima che sia troppo tardi? Ovviamente nessuno: solo Spidey può! Anche perché (manco a dirlo) i suoi super-nemici sono entrati in contatto coi frammenti, diventando ancora più potenti.

Beh, in realtà parlare di calzamaglie é inappropriato almeno al 50%, visto che come vedremo non in tutte le incarnazioni l'eroe ne indossa una. Il punto fondamentale di questo gioco é che la trama si dipanerà attraverso tre atti, ciascuno diviso in quattro livelli, uno per ogni dimensione da affrontare nell'ordine preferito: per quanto di base si tratterà sempre di guidare Spidey, e per quanto anche i fondamenti del Gameplaying saranno identici, da un'ambientazione all'altra cambierà comunque lo stile, tanto quello grafico quanto quello di gameplaying.

Andando con ordine, ovvero seguendo la sequenza con cui le quattro dimensioni sono state “presentate” da Activision al pubblico, la prima é ovviamente la classica, la mitica, la Amazing - avete tutti presente, no? Sensi da ragno, ragnatela sparata con un meccanismo, calzamaglia rossa e blu...? Bene: in questa incarnazione il gioco si configurerà come un action game particolarmente incentrato sulla dinamicità, con Spidey che sfrutta tutta la sua agilità per saltare intorno ai nemici e sferrare potenti calci, oppure la sua forza sovrumana per creare con le ragnatele vere e proprie armi da botta, ovviamente non disdegnando di arrampicarsi sulle pareti e di saltare da un palazzo all'altro usando le ragnatele come liane.

La seconda tenuta presentata - decisamente NON una calzamaglia - é quella di una serie certamente meno nota: Spider-Man Noir. Qui Spidey indossa un completo in pelle utile per confondersi con le ombre dell'universo in stile anni '30 in cui é inserito, e il gameplaying slitta verso un approccio più stealth: l'eroe dovrà scivolare silenziosamente dietro ai nemici e ridurli all'impotenza, magari poi immobilizzandoli coi fidati fili appiccicosi. Tra tutte le ambientazioni presentate, la Noir é sicuramente la più atipica, ed anche l'impatto grafico é decisamente fuori dagli schemi rispetto agli altri.



Viene poi il turno di Spider-Man 2099, la serie futuristica che vede uno Spidey con indosso, più che una calzamaglia, un costume iper-tecnologico in grado di planare, se non proprio volare, e di emettere scariche elettriche. L'ambientazione é a cavallo tra la sci-fi e il cyberpunk più spinto, coi cieli perennemente costellati da file ordinate di veicoli fluttuanti e gli interni illuminati da neon multicolori; il gameplaying prevede ampie possibilità di movimento rapido e battaglie con maggior sfoggio di effetti speciali.

Chiude la parata l'ambientazione presentata per ultima, e forse per questo quella su cui finora é possibile dire meno: stiamo parlando della Ultimate, che di fatto impone un minimo di influenza nipponica al concept americanissimo di Spidey, nonostante proponga lo stesso periodo storico e la stessa scelta cromatica della Amazing. Qui il nostro eroe é presentato con indosso tutt'altro che un vestito, quanto piuttosto un vero e proprio organismo simbionte di colore nero che emette dei fasci tentacolari in luogo delle solite ragnatele, utili soprattutto per frustare e afferrare i nemici.
Ovviamente anche i nemici saranno commisurati all'ambientazione: se per la Amazing abbiamo visto un Kraven e un Juggernaught particolarmente “classici”, lo Scorpio del 2099 é autenticamente mostruoso, così come il Goblin e l'Hammerhead di Noir (tra l'altro, il gangster dalla testa dura non é ancora apparso nella serie a fumetti, ma la Marvel si é lasciata convincere dagli sviluppatori e ha dato il suo beneplacito a procedere); ancora una volta si é visto poco sull'Ultimate, tranne fugaci visioni di Carnage e di Deadpool (!!!).

Le differenze si estenderanno comunque anche al di là dello stile: abbiamo già visto come cambierà la filosofia di gameplaying nelle quattro ambientazioni, nonostante abbiamo anche accennato al fatto che il set di controlli dovrebbe rimanere essenzialmente lo stesso, ma anche intere sessioni particolari saranno specifiche del tema. Tanto per dirne una, pare che gli scontri Boss della versione Amazing termineranno tutti con una visuale in prima persona e dei controlli alla punch-out, mentre solo nella 2099 dovremo superare delle sorte di mini-giochi di volo.

Certo, sembra che gli sviluppatori di Beenox si siano sforzati, mentre cercavano di cogliere lo stile alla base dei quattro concept, di accontentare i fan di tutte le serie e di “eccellere” in varietà, anche se ovviamente questo ci lascia con il dubbio che in questi casi sia facile piuttosto “eccedere”. Ma naturalmente questa é solo un piccola perplessità di cui speriamo di poterci disfare quando metteremo mano alla versione definitiva del gioco, prevista per il prossimo Settembre.