NeverDead

di Tommaso Alisonno
Dura la vita per Bryce Boltzmann... specie da quando, cinquecento anni fa, é stato maledetto dal demone Astaroth con un'eternità di non-morte. NeverDead é il titolo action che propone al giocatore di impersonare il “buon” Bryce, il quale nei tempi moderni continua il suo lavoro di cacciatore di demoni, portando ancora con sé la sua fedele lama Balisong - ora inserita in una struttura “a farfalla” simile a quella dei coltellini tascabili - ma sfruttando alla bisogna l'innegabile utilità delle armi da fuoco.



Abbiamo avuto modo di provare in anteprima un livello completo del gioco in cui Bryce accompagnava la bella e giovane Arcadia in un ospedale disabitato in cui i demoni si moltiplicano, a caccia di un grosso mostro denominato Swordpig. Il concept alla base del gioco é quello di un ibrido tra arcade e TPS in cui si controlla un personaggio praticamente immortale - Bryce, appunto - ma in cui bisogna avanzare difendendo il proprio partner mortale - nella fattispecie Arcadia. Abbiamo detto e ripetuto che Bryce non può morire, ma questo non significa che sia invulnerabile; tutt'altro: il suo corpo sente evidentemente il peso degli anni e sarà portato a smembrarsi con considerevole facilità quando riceve gli attacchi nemici.

Ad ogni modo questa é una condizione che raramente costituisce per lui un problema: per riattaccare al suo corpo braccia o gambe staccate, infatti, gli sarà sufficiente lanciarvisi sopra in capriola, ed anche se dovesse rimanere con solo la testa, potrà comunque girovagare in cerca dei quarti dispersi per ricomporsi. Se invece le parti fossero irraggiungibili o, peggio, disintegrate, sarà sufficiente aspettare alcuni secondi per poterle rigenerare direttamente dal collo in giù. Fintanto che tenete in mano le armi da fuoco (una per ciascun arto), il gioco si configurerà tendenzialmente come un classico TPS, con un tasto di fuoco per ciascuna mano e la possibilità di passare a una visuale più vicina alla soggettiva, scelta che migliora la precisione delle armi ma vi rallenta nei movimenti.





Passando al controllo della spada Balisong, invece, il gioco propone un'interfaccia un po' atipica, laddove ai movimenti dell'analogico destro corrisponderanno le oscillazioni della lama: a voi decidere se optare per colpi veloci ma leggeri, o se eseguire movimenti più lenti e possenti. La meccanica di smembramento del protagonista presenta inoltre svariate situazioni di gameplay decisamente originali: la perdita di una gamba, per esempio, vi farà procedere a balzelli ma non vi impedirà per il resto di combattere, mentre la mancanza di entrambe vi obbligherà a strisciare in terra, sebbene possiate sparare normalmente. Parimenti, perdere un braccio dimezzerà la vostra potenza di fuoco, e rimanere senza l'altro vi renderà praticamente inoffensivi, sebbene possiate “caricare” i nemici come una palla da bowling.

Nonostante ciò, potreste anche ottenere alcuni vantaggi: sviluppando le opportune abilità, infatti, potrete arrivare a strapparvi volontariamente le braccia per lanciarle contro un gruppo di nemici, e lì farle detonare. Particolarmente interessante il fatto che per accedere a determinate aree o per raggiungere alcuni segreti sia necessario decapitare Bryce e procedere con la sola testa: in queste condizioni potrete per esempio infilarvi in piccoli pozzi, o “lanciarvi” come un pallone da basket oltre gli ostacoli. Il protagonista arriva a ficcare volontariamente le braccia tra i fili della corrente pur di smembrarsi e ridursi ai minimi termini: l'unico problema in questi casi é la presenza di alcuni mostri particolarmente molesti che, inghiottendovi, possono trasformare un'eternità di non-morte in un'eternità di digestione - e dunque in un Game Over.





Game Over a cui si giunge anche nel caso in cui Arcadia subisca troppe ferite, ma in questi frangenti avrete ancora la possibilità di intervenire: il sangue di Bryce é infatti in grado di curare le ferite della ragazza, e se agirete con la giusta tempestività, potrete riportarla in piedi prima che la morte la reclami. Per quanto riguarda i nemici, per il momento abbiamo avuto modo di affrontare solo creature demoniache a livello “animale”, le quali sopperivano sicuramente con la quantità una non particolarmente prestante IA; in più di un caso il gioco ci ha richiesto di “abbattere tutti i nemici” (oltre ai nidi che li generano continuamente) prima di poter proseguire, fino allo scontro col boss, mostrando dunque una progressione abbastanza classica, con in più numerose zone segrete in cui cercare esperienza extra che non guasta mai.

Ovviamente un solo livello é decisamente troppo poco per esprimersi sul gioco in sé: certo é che gli sviluppatori di Rebellion hanno già dato prova di aver lavorato su qualcosa di originale dal punto di vista del GamePlay (lo smembramento) e contemporaneamente di aver concepito dei personaggi smaliziati e dissacranti che strappano più di un sorriso nei loro dialoghi. L'appuntamento per la release é fissato a cavallo tra Gennaio e Febbraio: stai tuned per la Recensione!



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