F1 2010

di Davide Bartoccelli
F1 2010 si presenta ai nastri di partenza della presentazione italiana con un assetto già definito ed efficiente: telaio, aerodinamica, sospensioni e gomme sembrano essere messe a buon punto e il simulatore ufficiale di Codemaster sembra puntare dritto alla pole position.

Codemaster ha messo a frutto la fase precampionato e può svelare agli occhi del mondo un prodotto altamente tecnologico e innovativo, proprio come un bolide di Formula 1. Un gioiello tecnologico che é semplicemente il risultato finale del lavoro dei migliori professionisti del settore: se nel paddock ci sono gli ingegneri, qui troviamo gli sviluppatori. L'obiettivo é la continua ricerca della perfezione e in Codemaster hanno preso molto sul serio la sfida, ovvero creare il primo videogioco ufficiale del Campionato di Formula 1 con un'anima reale anche fuori dalla pista e dal paddock, come loro stessi ci hanno caldamente consigliato in sede di presentazione italiana con un azzeccato slogan del marketing: Be the driver, Live the life.

I giocatori potranno interagire con i piloti rivali, i membri del team, i tifosi e, ovviamente, la stampa Tutte queste componenti influenzeranno la carriera del giocatore e sarà decisivo utilizzare sapientemente i mezzi di comunicazione per spronare il proprio team o criticare la mancanza di sviluppo delle monoposto dei nostri avversari e metterli sotto pressione, nella speranza che crollino psicologicamente durante le fasi concitate del Campionato di Formula 1.



La parola d'ordine di F1 2010 é realismo: si percepisce a prima vista in diversi aspetti chiave per un simulatore di guida: le modellazioni CAD e la telemetria delle vetture, le ricostruzioni delle piste ufficiali del Campionato di Formula 1 2010, il rombo sempre diverso e la guidabilità caratteristica di ogni bolide ferrato, i parametri dell'aerodinamica, dell'assetto e sì, anche delle paddock girl che si aggirano con l'immancabile ombrellino dello sponsor.

Per garantire un'esperienza fedele e realistica Anthony Davidson, ex pilota e collaudatore della scuderia iridata di F1 Brawn GP, é stato integrato nel team di sviluppo di Codemasters come consulente tecnico per indicare e approvare tutti i parametri delle monoposto del campionato di Formula 1. Grazie all'accordo con la FIA, Davidson ha avuto accesso a tutti i dati ufficiali dei team di F1, trasportandoli in-game. E stiamo parlando di un uomo che l'anno scorso aveva tra i suoi compiti quello di sviluppare il simulatore di guida della Brawn GP, dominatrice dello scorso campionato e campione in carica con il pilota Jenson Button.

Discorso a parte merita il sistema meteorologico dinamico, ovvero la tecnologia Active Track, che gestisce il grip sul bagnato o asciutto per l'intera superficie asfaltata della pista, modellata in ogni centimetro sull'aderenza caratteristica dell'asfalto di ogni circuito. I giocatori potranno adattare il proprio stile di guida, prendendo una linea che consente di raffreddare i pneumatici con l'acqua depositata sulla pista o cambiare strategia con un veloce pit stop per il cambio-gomme.

La versione riveduta e potenziata del motore di gioco EGO Engine, piattaforma proprietaria Codemasters che aveva fatto le fortune di titoli blockbuster come Colin McRae: Dirt, ha sinceramente impressionato, mostrandosi molto convincente sia nella gestione della sensazione di velocità all'interno della monoposto, sia nelle collisioni tra le auto che, esattamente come ci si aspetta, vanno in testacoda con una certa facilità e diventano indomabili dopo un'eccessiva scarica di gas, regalando un notevole livello di difficoltà tipico delle simulazioni sportive, pur mantenendo alto il fattore divertimento e immediatezza.




C'é comunque da specificare che le possibilità di personalizzazione dei settaggi di gioco é incredibilmente ampia e particolareggiata e consente di trasformare di fatto F1 2010 nella creatura videoludica più adatta ai propri gusti, dalla simulazione più estrema all'arcade giocabile da tutta la famiglia. E non stiamo parlando semplicemente di un unico settaggio di difficoltà, ma di decine di variabili da ottimizzare e settare a proprio piacimento.

Il ruolo dei media e della vita di un pilota fuori dalla pista assume per la prima volta nella storia dei racing game un aspetto decisivo nell'esperienza di gioco complessiva, aiutando a dismisura l'immedesimazione e il coinvolgimento del giocatore in un mondo dorato, elitario e inaccessibile: il cosiddetto “Circus della Formula 1”. Tecnicamente si può parlare di elementi da simulazione manageriale che entrano in gioco, uniti con caratteristiche che quasi sconfinano nel gioco di ruolo. La modalità carriera é uno dei cardini di F1 2010 ed é un omaggio soprattutto ai veri appassionati di Formula 1.

Il giocatore potrà scegliere se farsi strada dalle scuderie minori, costruendo passo dopo passo la propria carriera o costruire una dinastia vincente con il proprio team preferito, realizzando i sogni di un pilota professionista. Si dovrà anche fare i conti con gli obblighi del ruolo di primo pilota o seconda guida, variando aspettative e obiettivi nei confronti del team durante il corso della stagione.

Ciò avrà un impatto sullo sviluppo della propria monoposto e sui nuovi upgrade meccanici e motoristici, che, ovviamente, arriveranno per primi sulla macchina del numero uno del team, solitamente il pilota che riesce ad attirare più fondi economici per lo sviluppo. E durante il weekend di gara, fin dal primo giorno di prove, la tensione sarà sempre alta per riuscire a mantenere la calma in pista e contemporaneamente coordinare il lavoro del proprio team personale per farsi restituire la propria monoposto il più velocemente possibile.

E le battaglie in pista continueranno anche in sala stampa, pizzicando i rivali con meschine tattiche psicologiche, accusando un rivale di essere stato scorretto o ammorbidendo i toni se si ha intenzione di mantenere buoni rapporti con una scuderia ambita. In ogni caso il sistema dei mass media avrà una reazione diversa e sarà più conveniente non fare troppo i piantagrane se si ha intenzione nel corso della propria carriera di diventare la prima guida della Ferrari.

A livello visivo lo spettacolo é garantito da una cura massima nei particolari dei tracciati e dell'ambiente circostante, valorizzato a piene mani grazie alle inquadrature di telecamera piazzate strategicamente, che puntano alla spettacolarizzazione dell'esperienza di guida. In ogni curva, rettilineo o chicane affrontata, abbiamo vissuto sulla pelle i tracciati più celebri del Mondiale di F1, dalle emozioni di Silverstone e del mitico GP del Canada alle novità dell'inedito Corean Grand Prix, fino alla galleria di Montecarlo e la Curva Ascari di Monza. Il mondiale di Formula 1 sta per iniziare, riusciremo a spingere il piede sull'acceleratore senza rovinarci un futuro da campione iridato?