Speciale Euphoria

L'erede di Skins approda su Sky

Non parliamo del solito teen dramaEuphoria è ispirata all'omonima miniserie israeliana uscita nel 2012 e, proprio come 13 Reasons Why, la serie racconta in modo ancora più crudo e senza veli la vita di alcuni adolescenti e del loro rapporto con le droghe e il sesso, alla scoperta di loro stessi e della loro identità (anche di genere). Abbiamo visto in anteprima i primi due episodi della nuova serie targata HBO in arrivo su Sky Atlantic e NOW TV da oggi, 26 Settembre, e vogliamo raccontarvi le nostre impressioni a caldo!


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Parliamoci chiaro

Ai ragazzini non gli puoi raccontare palle. Non certo nell'era di internet. Euphoria è così, non ha intenzione di raccontare palle, ma la verità nuda e cruda in tutto il suo terrificante e disarmante splendore. Una serie esplicita in ogni senso, dalle strisce di polvere sniffate in un bagno, alle scene di sesso, la violenza, le malattie terminali... tutto senza filtri, tutto come deve essere. "Le droghe sono fantastiche. Per pochissimo, fino a che non ti rovinano la famiglia. Gli amici. La vita." I bordi dell'immagine non saranno sfocati e brillanti per rappresentare un flashback, ma perché Zendaya si è calata una pasticca di troppo. Proprio così, nei panni della protagonista incontriamo l'attrice di Spider-Man: Homecoming e The Greatest Showman, qui capace di confermare definitivamente il suo talento. Accanto a lei alcuni volti noti come Sydney Sweeney (Everything Sucks!) ed Eric Dane (il bel Mark di Grey's Anatomy). Gli altri sono tutti attori giovani alle prime esperienze che incontreremo sicuramente in futuro in altre produzioni, ma dobbiamo fare una menzione d'onore per Hunter Schafer, modella transgender al suo debutto attoriale su piccolo schermo in un personaggio che sembra esserle stato cucito addosso. Seguiamo così il ritorno a scuola di Rue (Zendaya) dopo la fine dell'estate, estate che lei ha passato in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti. Di amici gliene sono rimasti pochi, ma le cose migliorano quando conosce Jules (Hunter Schafer), una ragazza "che pare Sailor Moon" appena trasferitasi in città. Intorno a lei gravitano coetanei (e non) di cui seguiremo le vite e le disavventure, arrivando a scavare sempre più a fondo nei loro cuori e nelle loro perversioni, mentre si muovono come schegge impazzite alla ricerca del proprio posto nel mondo.


Nascosti in piena luce 

La bellezza di Euphoria sta proprio in questo, l'onestà con cui racconta le sue storie. Oltre al fatto che sono raccontate veramente bene, da un punto di vista squisitamente tecnico. Sono tantissimi i temi che vengono toccati, da diversi punti di vista e spesso con risoluzioni quasi positive che, lo ammettiamo, non ci aspettavamo. Pornografia, cyberbullismo, foto e video compromettenti che circolano tra i compagni di classe, chat di incontri alla stregua di Grindr... e di nuovo, dipendenze e sessualità trattati senza peli sulla lingua. In un mondo in cui pubblico e privato, reale e virtuale, sono ormai separati da confini quasi inesistenti, quanto può essere difficile essere adolescenti al giorno d'oggi? Proprio per la sua natura cruda ed estrema, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha messo a disposizione un servizio di informazione e supporto per chi sentisse di avere bisogno di aiuto. Si potrà scrivere all'indirizzo di posta elettronica euphoriaformaupi@aupi.it e si potrà telefonare al numero 06-6873819, attivo dal 23 Settembre, dalle 08:30 alle 17:00, dal Lunedì al Venerdì. Il numero sarà attivo anche nelle sere dal 26 al 29 Settembre, dall’inizio della programmazione degli episodi della serie e per un'ora dal termine della stessa, per poter ricevere assistenza telefonica da un professionista. Insomma, proprio come 13 Reasons Why, ci si aspetta che Euphoria porti a galla tantissime situazioni già esistenti tra gli adolescenti di oggi e per questo motivo si vuole fornire tutto il supporto possibile.


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Un cattivo esempio da seguire?

La critica ha accolto in maniera molto positiva Euphoria, ma non sono mancati i commenti negativi (soprattutto rivolti dal Parents Television Council) riguardo ai troppi peni mostrati sullo schermo e la promozione di un contenuto esplicito per adulti. Questa serie tv sarà anche brutale, è vero, ma parla ai suoi giovani telespettatori in un linguaggio che possano comprendere. Ad esempio, viene esplicitamente affrontato l'argomento "il sesso non è come lo si vede nei porno". Sembrerà qualcosa di banale, ma quando lo Stato non fornisce i giusti mezzi per conoscere il proprio corpo e rapportarsi a quello degli altri (l'educazione sessuale nelle scuole, questa sconosciuta) e si cresce in famiglie piene di tabù, internet e la televisione diventano veri e propri maestri di vita, con tutti i "contro" che ne possono derivare. In poche parole, Euphoria è una serie forte e cruda. Guardarla non sarà facile, perciò se lo ritenete necessario fatelo in compagnia (di un adulto di cui vi fidate o dei vostri amici), ma vi promettiamo che sarà illuminante e travolgente. Almeno, è quello che abbiamo potuto vedere dai primi due episodi e non vediamo l'ora di proseguirne la visione!