Lenovo Legion Pro 32UD-10, la recensione del monitor 4K OLED

Pannello 10 bit, DCI-P3 99%, HDR, Dolby Vision e refresh rate fino a 240 Hz

di Claudio Pofi

C’è una differenza sottile ma importante tra monitor costoso e di valore. Con il Legion Pro 32UD-10 Lenovo sembra aver colto perfettamente la distinzione, proponendo un display 4K OLED che non punta solo ai numeri sulla carta, ma all’esperienza concreta. Vediamo quindi nel dettaglio questo monitor che punta a prestazioni da top di gamma, cura costruttiva e non di meno a un prezzo molto interessante.

Design e costruzione: carattere ed eleganza

Chi si aspetta un’estetica tipica da pannello gaming resterà sorpreso. Il Legion Pro 32UD-10 abbandona l'illuminazione posteriore RGB e le linee aggressive tipiche di molti monitor di genere per abbracciare uno stile moderno e raffinato, con un elegante contrasto tra bianco e nero che richiama il design di alcuni modelli Alienware, anche se qui con un tocco più maturo.

La base esagonale in metallo è estremamente solida e ben proporzionata, oltre a garantire un’eccellente stabilità offre anche un vano pensato per appoggiare smartphone o piccoli tablet. Anche questo è un dettaglio curioso, forse più estetico che pratico, ma contribuisce a rendere il monitor riconoscibile. Il piedistallo consente tutte le regolazioni essenziali — altezza, inclinazione, rotazione e pivot — con un movimento fluido e preciso che trasmette subito una piacevole sensazione. Il montaggio è semplice e intuitivo, agganciando la base all'asta e poi al dorso dell'unità, fattibile anche se si è da soli.

Le cornici “Near Edgeless” su 3x lati amplificano la percezione di ampiezza e favoriscono la concentrazione sul contenuto, sia che si tratti di un videogioco o di un progetto grafico. Anche il retro è stato curato con attenzione, con linee pulite e finiture di livello premium che lo rendono facilmente integrabile in un setup gaming o in ambiente di lavoro.

Un OLED con HDR e Dolby Vision

Il cuore del Lenovo Legion Pro 32UD-10 è il pannello PureSight OLED da 31,5” pollici, con risoluzione UHD (3840 × 2160) e refresh rate fino a 240 Hz. Una combinazione che, almeno sulla carta, sembra quasi troppo bella per essere vera. In realtà Lenovo dimostra di avere fatto i compiti a casa: il pannello è nativamente 10 bit, copre circa il 99% dello spazio colore DCI-P3, ed è dichiarato con calibrazione in fabbrica con Delta E inferiore a 2 nello spazio sRGB. In DCI-P3 abbiamo incontrato un Delta E superiore, che però siamo riusciti ad abbassare intervenendo con specifico bilanciamento del bianco, agendo in particolare su blu, verde per i primari e ciano e magenta per i secondari, scendendo attorno a 3. Il risultato è stato quello di un’immagine ancora più coerente rispetto al punto di partenza.

Gli OLED offrono nero infinito e lavorano esclusivamente su pannelli 10 bit nativi. In tal senso le transizioni tra ombre e alte luci si sono sempre rivelate eccellenti, senza ravvisare situazioni di banding per materiali di alto livello. Grazie al supporto HDR e la certifica DisplayHDR True Black 400, la visione di contenuti fuori dal contesto SDR diventa un’esperienza più vicina alla produzione.

L'attivazione del Dolby Vision avviene tramite selezione manuale, benché nel corso delle prove ci siamo scontrati con l'assenza di indicazione del riconoscimento dei metadati dinamici: collegando il player 4K Oppo UDP-203 o il media player Zidoo X9 8K, con l'invio di segnali Dolby Vision ci aspettavamo la relativa indicazione a schermo.

Dopo aver chiesto spiegazioni abbiamo ricevuto questa risposta: “Il monitor supporta l’esperienza Dolby Vision quando è collegato a una console Xbox Series X/S oppure a un PC con Windows 11 o versioni successive, purché sia installato il codec HEVC. Per abilitare la funzione Dolby Vision, la scheda grafica deve appartenere alla serie AMD 7000 o superiore. In caso contrario, si prega di disattivare la funzione Freesync prima di riprovare”. Peraltro la superiore fedeltà cromatica (post calibrazione) lo rende uno strumento indicato per intervenire sia su video che fotografia in ambito professionale.

Gaming senza compromessi

I 240 Hz di refresh rate e il tempo di risposta di soli 0,03 ms sono garanzia di fluidità assoluta, anche nelle situazioni più frenetiche. La certificazione VESA ClearMR 13000 riduce drasticamente il motion blur, mentre FreeSync Premium Pro e VESA Adaptive Sync favoriscono un gameplay privo di tearing e stuttering.

Nei test con game clamorosi come per esempio Battlefield 6 o Doom Ethernal, il monitor ha mostrato un comportamento lineare: movimenti rapidi e precisi, immagini sempre nitide e una resa del contrasto che esalta la profondità di scena. Gli effetti particellari, le esplosioni e le aree d’ombra beneficiano del contrasto infinito, creando un realismo irraggiungibile dai pannelli LCD.

Ma non si tratta solo di velocità: anche l’immersione visiva è di altissimo livello. Opere colossali come Cyberpunk 2077, con ray tracing e HDR attivi sono restituite con eccellente resa: i neon delle strade, le superfici bagnate e le ombre morbide regalano un colpo d’occhio che trasforma il gioco nella giusta esperienza visiva.

Connettività e praticità d’uso

Lenovo ha pensato a un utilizzo versatile, adatto sia al gamer che al professionista. La dotazione include 2x HDMI 2.1 (modificabili in 2.0), 1x DisplayPort 1.4 e una USB-C che gestisce video, dati e alimentazione fino a 15 W, permettendo di collegare e ricaricare notebook o tablet.

Durante le prove il passaggio dal PC desktop al Lenovo Legion 9i è stato fluido e immediato: basta un cavo per trasformare il Legion Pro 32UD-10 da schermo da gioco a workstation creativa completa. Il mini hub USB integrato offre 3x porte aggiuntive, per collegare periferiche e accessori senza dover raggiungere il case del computer.

Ci sono però alcune assenze che meritano di essere segnalate. Manca, sorprendentemente, la porta USB-B upstream, che avrebbe semplificato l’uso del monitor in modalità KVM (per condividere tastiera e mouse tra 2 dispositivi). Allo stesso modo non è presente un’uscita audio da 3,5 mm e non ci sono altoparlanti integrati. Nulla di drammatico per chi usa cuffie o sistemi audio esterni, ma resta un dettaglio curioso per un progetto di questa fascia. Nel momento in cui l'unità è connessa a computer e riceve un segnale video con diversa frequenza, impiega da 1” a 2” secondi per adattarsi, con schermo temporaneamente in nero.

Comfort e personalizzazione

Il Lenovo Legion Pro 32UD-10 è pensato per lunghe sessioni di utilizzo. La certificazione Eyesafe 2.0 riduce l’emissione di luce blu mantenendo un bilanciamento cromatico naturale, mentre la finitura antiriflesso del pannello aiuta a preservare la leggibilità anche in ambienti molto luminosi. La tipica lampada da scrivania non può scomparire, ma resta meno invasiva e potrebbe evitare di dirigere diversamente il fascio luminoso.

L’interfaccia OSD è ben organizzata e controllabile tramite il jogger posteriore, ma per chi preferisce la comodità del software c’è anche Lenovo Legion Space, app per Windows che consente di modificare parametri come luminosità, contrasto e modalità colore direttamente dal desktop, con profili personalizzabili per gioco, lavoro o visione multimediale. Ogni 6 ore viene segnalata la necessità di eseguire il pixel orbiting per evitare lo “stampaggio”, si può anche evitare l'esecuzione (che richiede una manciata di minuti), facendolo ovviamente a proprio rischio e pericolo. Nel corso dell'operazione il LED posto sotto lo schermo lampeggia rosso.

Prezzo e posizionamento

Con un prezzo consigliato al pubblico di 999€ e attualmente acquistabile attorno ai 750€, il Legion Pro 32UD-10 si posiziona in modo estremamente competitivo rispetto ai rivali diretti, come l’Asus PG32UCDM, che offre specifiche simili ma costa sensibilmente di più. Lenovo riesce a mantenere un equilibrio ideale tra prestazioni da fascia alta e costo ragionevole, offrendo un prodotto che non si limita a “fare tutto”, ma lo fa bene, con coerenza e senza compromessi superflui.

Conclusioni

Il Lenovo Legion Pro 32UD-10 non è semplicemente un altro monitor OLED 4K ad alta frequenza: è il segnale che la maturità tecnologica sta finalmente raggiungendo il segmento desktop. Display ricco di tecnologia a un prezzo interessante, capace di unire estetica, precisione e velocità in un pacchetto coerente e ben progettato.

Non è perfetto — la mancanza di un’uscita audio e di una porta USB-B si fanno sentire, così come la gestione non automatica del Dolby Vision e l'assenza dell'HDR-10+ — ma il bilancio complessivo resta nettamente positivo. Per chi cerca un monitor che sappia passare agilmente dal gaming competitivo all’editing professionale, il Legion Pro 32UD-10 è oggi una delle proposte più convincenti sul mercato.