Recensione di Sicilia Express: lavorare a Milano e andare a dormire in Sicilia

Ficarra e Picone ci proiettano nella magica atmosfera del Natale facendoci vivere un'esperienza leggera e spensierata.

di Stefania Netti

Il Natale è quel periodo dell’anno in cui riaffiorano diverse emozioni, mentre l’atmosfera si fa magica, speciale e, a tratti, avvolta da una dolce malinconia. È il caso di Salvo e Valentino in Sicilia Express, due infermieri siciliani trasferiti a Milano per lavoro, che inevitabilmente percepiscono la lontananza dalla loro famiglia. Ebbene, per quanto le esigenze economiche possano spingere a prendere decisioni così importanti, un cambiamento simile può stravolgere gli equilibri.

Tuttavia, un semplice desiderio dà vita a una meravigliosa magia in grado di azzerare qualsiasi tipo di lontananza. Nessun grado di separazione, nessuna sofferenza, nessuna mancanza: tutto grazie a un semplice cassonetto della spazzatura. Si tratta di una miniserie da cinque episodi che, seppur brevi, regalano qualche sorriso e ci proiettano nella bizzarra atmosfera natalizia di Ficarra e Picone.

La trama di Sicilia Express: la magia del Natale

Salvo e Valentino sono costretti a lavorare a Milano, lontani dalle loro famiglie e dalla dolcissima figlia di Valentino, Aurora. E chi, più di un bambino, può avvertire la mancanza del suo papà, mentre le calde luci degli alberi di Natale brillano tutt’intorno e le canzoni festive riecheggiano per le vie siciliane? A stravolgere tutto è proprio un suo disegno: la piccola chiede a Babbo Natale di poter trascorrere il tempo con i suoi parenti senza dover più soffrire per la distanza e senza vederli litigare ogni volta. Quel semplice foglio di carta si trasforma in un vero e proprio incantesimo, un superpotere che - a dirla tutta - farebbe comodo anche a noi.

Un banale e sporco cassonetto si trasforma infatti in un portale in grado di trasportare i due protagonisti da Milano alla Sicilia in un batter d’occhio. O meglio, in un batter di sportello. Quando i due si rendono conto di questa magia inspiegabile, ne traggono immediatamente vantaggio: a volte per compiere azioni non proprio encomiabili (ad esempio per spiare le mogli a causa della gelosia), altre volte per continuare a tutelare sia il loro lavoro che la famiglia. Inutile dire che si susseguono vicende decisamente esilaranti, seppur contornate da una serie di messaggi significativi che abbiamo particolarmente apprezzato.

Non il classico cinepanettone

Non aspettatevi una serie particolarmente rivoluzionaria, bensì un’esperienza molto semplice e genuina in grado di farvi trascorrere qualche ora in spensieratezza. Oltre alla magica atmosfera natalizia, è anche presente una certa satira politica, nonché una particolare attenzione ai pregiudizi tra Nord e Sud, che continuano a emergere nonostante tutto. Perfino in famiglia sono presenti prese in giro e discriminazioni, dove la necessità di trasferirsi per lavoro viene percepita come un tradimento: sembra più importante restare nell’azienda di famiglia, anche se non fa per noi, piuttosto che perseguire la carriera a cui si ambisce davvero.

La Sicilia ha il mare, Milano ha la nebbia. In Sicilia ci sono i cannoli, a Milano il cibo non è poi così invitante: durante gli episodi assistiamo a una serie di prese in giro e contrasti tra le due regioni, sebbene a un certo punto emerga anche una vera e propria unione tra di loro (evitiamo spoiler per giusti motivi, ma con un teletrasporto di mezzo tutto diventa decisamente più semplice). Ad ogni modo, vengono mostrati anche gli aspetti più belli di entrambi i territori, dalla maestosità del Duomo alle tavole imbandite della Sicilia, senza tralasciare i problemi e le criticità che, purtroppo, caratterizzano entrambe le realtà. Tra questi troviamo droga e povertà, così come la corruzione politica in Sicilia, e poi la malasanità, la carenza d’acqua costante e i tentativi di rilanciare l’economia attraverso l’apertura di negozi a km 0. Questo è il caso delle mogli dei due protagonisti, interpretate dalle attrici Katia Follesa e Barbara Tabita: le due hanno deciso di aprire un negozio in autonomia, ma non sono mancate sfide e delusioni iniziali.

Certo è che la distanza non è mai benefica e non porta a nulla di buono; più si è lontani, più ci si allontana, più si litiga, più si creano freddezza e incomprensioni. Questa miniserie, seppur breve e genuina, ci mostra quanto la vicinanza possa davvero cambiare le cose, ma anche quanto ancora ci sia da fare nel nostro paese, ancora pieno di problemi e di schemi mentali rigidi.

Il cast

Come vi abbiamo anticipato, nel cast troviamo diversi personaggi provenienti anche dal mondo di Zelig, nonché attori come Max Tortora nel ruolo del Presidente del Consiglio, Jerry Calà, Pino Calabrese e altri ancora.

Nel complesso, non aspettatevi una serie troppo intricata e con dialoghi particolarmente divertenti o emozionanti. Si tratta piuttosto di un equilibrio ben bilanciato tra le due cose: né troppo comico né troppo serioso. Inoltre, se apprezzate il duo Ficarra e Picone siete già avvantaggiati, dato che conoscete il loro stile di recitazione e il loro senso dell’umorismo. Anche se il duo non dovesse rientrare tra i vostri preferiti, vi invitiamo comunque a dare una chance a questa visione: nel nostro caso si è rivelata piacevole e spensierata, nonché un buon intrattenimento in occasione delle festività natalizie.

Oltretutto, si tratta di una miniserie davvero breve: 5 episodi da 30 minuti, quindi potreste praticamente finirla in una giornata. La genuinità delle scene rende la serie adatta anche ai bambini: se desiderate guardarla in compagnia dei più piccoli, questo rappresenta un ulteriore aspetto che abbiamo particolarmente apprezzato, a differenza dei classici cinepanettoni spesso caratterizzati da scene o immagini non adatte ai minori.

La recensione di Sicilia Express, conclusioni

Sicilia Express è una serie molto breve dalla durata davvero minima. La trama non è rivoluzionaria e forse non vi sorprenderà particolarmente, ma resta autentica, con scene e dialoghi semplici e leggeri, adatti sia ai grandi che ai più piccoli. L’atmosfera magica del Natale è arricchita da messaggi celati che fanno riflettere, dalle problematiche politiche a quelle territoriali ed economiche, fino alle discriminazioni che purtroppo continuano a persistere.

Tuttavia, un semplice cassonetto dimostra quanto la vicinanza possa cambiare la vita delle persone e, al tempo stesso, in che modo la distanza possa stravolgere gli equilibri fino a incrinarli, a volte quasi irrimediabilmente. Non mancano piccole soddisfazioni verso le fasi finali, specialmente nei momenti in cui emergono ingiustizie sul lavoro. Nel complesso è una serie che consigliamo sicuramente a grandi e piccini e a chiunque voglia vivere un’esperienza leggera senza perdere troppo tempo. Se amate Ficarra e Picone, poi, il divertimento è assicurato. Ma quanto sarebbe bello aprire il nostro armadio e ritrovarci all’istante tra le braccia dei nostri cari?