La recensione di Running Point: Kate Hudson diverte e incanta su Netflix

Famiglia e affari: una combinazione difficile da gestire

di Chiara Poli

Running Point, su Netflix, è la brillante serie con Kate Hudson ambientata nel mondo del basket professionistico. 10 episodi divertenti che parlano di sport, lealtà, amore famigliare e rivincita.

La trama di Running Point

I rapporti tra i fratelli Gordon sono naturalmente il cuore pulsante della serie. Le loro interazioni, spesso esilaranti, sono arricchite dalle trovate geniali della sceneggiatura (un esempio? Brian Austen Green di Beverly Hills 90210, scoprirete come), che aggiungono un tocco di imprevedibilità e divertimento. Ma Running Point non è solo commedia. La serie esplora anche il mondo spietato degli affari, dove lealtà e accordi verbali non hanno valore. In questo contesto, l'unico obiettivo è il profitto, e i Gordon devono destreggiarsi tra inganni e tradimenti per sopravvivere.

La serie offre uno spaccato realistico del mondo contemporaneo, dove il confine tra vita privata e professionale è sempre più labile. I Gordon sono costretti a confrontarsi con le contraddizioni di una società dominata dal denaro e dal potere, dove i valori tradizionali sono spesso messi in discussione.

Running Point riesce a mescolare sapientemente generi diversi, passando dalla comedy al family drama, dalla storia di sport al romance rendendo la narrazione avvincente, capace di sorprendere lo spettatore ad ogni episodio. La visione scorre via, senza intoppi, con un finale che prelude a una seconda stagione che speriamo davvero di poter vedere perché Running Point è l’essenza stessa dell’intrattenimento di qualità.