Yakuza 5

di Valerio De Vittorio
Con "soli" 3 anni di ritardo, SEGA ci concede finalmente il piacere ed il privilegio di mettere le nostre mani su Yakuza 5. Sarà troppo tardi? Forse la grande S aveva ragione ed in effetti é un titolo che é meglio rimanga in patria perché troppo legato alla cultura giapponese? Noi ci siamo goduti per diverse ora la compagnia di Kazuma Kiryu e degli altri 4 protagonisti del titolo SEGA e ci sentiamo di dire: meglio tardi che mai. La prossima volta magari fate un po' più veloce, grazie.


Da taxi driver a Pop Idol


Yakuza 5 é un prodotto all'apparenza molto particolare, giapponese fino all'osso. In realtà se siete abituati a fruire di manga e anime, non avrete grosse difficoltà ad appassionarvi alla splendida storia raccontata dal gioco. Una lunga narrazione che continua l'epopea di Kazuma Kiryu e di tutti i suoi comprimari. L'incedere é verboso e la direzione artistica spiccatamente orientale, per questo all'occhio di chi é abituato a produzione più vicine alla nostra cultura, sentire parlare un ex-yakuza con il direttore di un'azienda di taxi di tradizioni culinarie locali potrà sembrare ben poco appassionante. Eppure la sceneggiatura di Yakuza 5 é affascinante, spessa ed intrisa di amore per una cultura non poi così lontana dalla nostra.

Cibo ed accenti locali d'altronde sono al centro delle loro chiacchiere come delle nostre. Ma non perdiamoci in troppe divagazioni, e torniamo alla storia. Senza rovinarvi il piacere di seguire la trama del gioco, sappiate che inizierete la vostra avventura nei panni di un Kazuma Kiryu ormai quarantenne, che si nasconde sotto falso nome, impiegato presso un'azienda di Taxi a Fukuoka. Il nostro eroe cerca disperatamente di allontanarsi dal mondo della malavita, ma i guai trovano sempre un modo per riproporsi e Kazuma non potrà restare tranquillo molto a lungo.
Il sistema di combattimento é ancora divertente e ricco di mosse

Il gioco proseguirà la narrazione mettendoci ai comandi di altri 4 personaggi, il galeotto Taiga Saejima, la giovane Haruka Sawamura desiderosa di farsi strada nel mondo dello spettacolo come Idol, Shun Akiyama che torna dopo gli eventi di Yakzua 4 ed infine troviamo un nuovo volto, quello di Tatsuo Shinada, un giocatore di baseball, incastrato con l'accusa di gioco d'azzardo. Ogni protagonista avrà una propria storia, ma nell'ultima parte il tutto si intreccerà, ovviamente. Tenere le fila della trama non sarà semplicissimo per i non avvezzi, ma davvero vale la pena fare lo sforzo per ricordarsi ogni nome e ruolo dei diversi personaggi, le loro motivazioni, cercare di comprendere le leggi che regolano la mafia giapponese, così diversa da qualsiasi altra forma di criminalità organizzata. Verrete ripagati da una sceneggiatura appassionante ed affascinante, sicuramente diversa dalla stragrande maggioranza dei prodotti videoludici moderni.



Non chiamatelo GTA giapponese


Ogni atto avrà un suo protagonista, propria ambientazione ed uno stile di gameplay differente. Yakuza é stato spesso erroneamente assimilato ai vari GTA e Mafia, ma alla sua base segue le regole di un JRPG. Le mappe esplorabili sono sì ampie e ricche di cose da fare, ma non puntano ad un'esperienza da free-roaming. E poi ci sono gli scontri casuali, visto che passeggiando per le strade di Fukuoka spesso e volentieri dei loschi figuri se la prenderanno con voi e vi sfideranno ad una tenzone. La soluzione sarà sempre riempire di mazzate il delinquente, grazie al battle system a base di combo di pugni e calci.

Ma Kazuma é molto creativo nel suo infliggere lividi e rompere ossa, visto che può utilizzare oggetti della strada come coni, cartelli, bici e quant'altro gli passi per le mani. Può anche sbattere la sua vittima contro il muro o strusciarne la faccia sull'asfalto nudo. Taiga Saejima é a sua volta abile con le mani, più rozzo e lento ma anche più forte, anche se ben presto per circostanze che vi lasciamo il piacere di scoprire, si ritroverà in un villaggio di alta montagna, dove apprenderà l'arte del cacciare, trasformando così il gameplay.



Giocando nei panni di Haruka l'esperienza si trasformerà ulteriormente, visto che la bella donzella non avrà alcuna intenzione di picchiare nessuno, ma le sue sfide saranno a base di musica, ballo e rhythm game. Il nuovo arrivato Tatsuo Shinada, infine, essendo un giocatore di baseball, offrirà un'ulteriore variante al gameplay. Non mancano poi in Yakzua 5 i famosi mini-game, come il karaoke, freccette, simulatore d'appuntamenti con piacenti e splendide hostess e persino una sala giochi SEGA dove troverete ad aspettarvi molti arcade tra cui una versione completa di Virtua Fighter 2!

Senza dimenticare come il nostro Taxi Driver Kazuma, di giorno dovrà coprire il proprio turno portando in giro per Fukuoka svariati clienti. Il giocatore sarà così chiamato a condurre il taxi con coscienza, rispettando la segnaletica stradale, senza dare strattoni all'acceleratore o al freno, pena la scontentezza del passeggero. Avremo così tutta una serie di missioni da portare a termine con punti esperienza dedicati esclusivamente alla macchina, potenziabile e personalizzabile nel tempo. Ma se avete voglia di premere a fondo l'acceleratore, non temete perché ci sarà spazio anche per gare clandestine in autostrada!

Come vedete, l'esperienza di Yakuza 5 é variegata e profonda, difficile annoiarsi già solo affrontando la campagna principale, lunga decine di ore. Ma il godimento vero deriva dall'approfondimento di tutti i mini-giochi e le numerose sottomissioni, che tra l'altro ci aiutano a potenziare i nostri protagonisti così da arrivare ben preparati agli scontri più impegnativi.



3 anni e non sentirli, quasi


Graficamente Yakuza 5 soffre di alti e bassi, un po' anche per via dell'età, 3 anni non sono pochi nel mondo videoludico. Il titolo sfrutta Playstation 3 a dovere, comunque, con sequenze di intermezzo davvero accattivanti, che possono contare su modelli dei protagonisti dettagliatissimi e ottimamente animati. Durante il gameplay, gli scenari non riescono a nascondere invece una carenza di dettaglio, ma la direzione artistica curata compensa in parte, riempiendo le strade della città con passanti, cartelloni luminosi e quant'altro. In generale, il gioco non farà male ai vostri occhi ed anzi in alcuni frangenti vi soddisferà a pieno. Ottima la componente audio, con un doppiaggio originale, in giapponese, eccezionale e mastodontico per numero di voci, qualità degli attori e sincronia col labiale. Le musiche non saranno mai preponderanti, ma fanno il loro dovere, spaziando tra moltissimi generi.

Infine va evidenziato come il gioco sia arrivato dalle nostre parti tradotto unicamente in inglese, e solo nella parte testuale. I sottotitoli inoltre presentano alcuni, rari, errori di ortografia e alcune esclamazioni durante il gameplay non sono state nemmeno tradotte. Il gioco rimane godibilissimo, ma solo per i conoscitori della lingua, che potranno godersi le infinite sfumature di una storia ricca, complessa e densissima.