The Legend Of Zelda - L’era dell’Esilio - Recensione

di Manuel Le Saux

A cinque anni di distanza dall’ultima collaborazione, Nintendo e Omega Force uniscono di nuovo le forze per raccontare quello che, grazie ad una trama magistrale ed imponente, ha tutte le carte in regola per essere uno dei capitoli più affascinanti della saga: Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio.

Un titolo che non si limita ad essere solo l’ennesimo spin-off in salsa musou, ma che punta ad unire azione dirompente su larga scala ed una narrazione profonda ed epica. Un titolo decisamente più maturo rispetto ai precedenti capitoli, tecnicamente ambizioso e fortemente legato alle vicende che precedono Tears of the Kingdom: un vero e proprio tassello cruciale della storia di Hyrule e della mitologia di The Legend of Zelda.

The Legend Of Zelda - L’era dell’Esilio, la storia

Ambientato secoli prima degli eventi di Tears of the Kingdom, L’Era dell’Esilio ci porta nel cuore di un’epoca mitica, quando il Regno di Hyrule non era che un sogno che prendeva vita. La principessa Zelda, catapultata in questa era lontana, si ritrova al fianco di  Raul, fondatore del regno e primo Re, nonché ultimo sopravvissuto del popolo degli Zonau e portatore della gemma della luce, e sua moglie Soniah, regina e protettrice della gemma del tempo: figure leggendarie che hanno posto le fondamenta della dinastia della stessa principessa Zelda.

Sfortunatamente le ombre di Ganondorf, patriarca del regno Gerudo, tornano a farsi sentire, più minacciose che mai.
Fin dalle prime battute del gioco, emerge subito una narrazione più intensa, matura e cinematografica, che punta a intrecciare l’azione tipica del genere ad una trama dallo spessore inedito per questo genere. I fan più attenti noteranno subito numerosi riferimenti ad altri titoli della saga, con momenti in grado di ampliare e dare nuovo significato agli eventi conosciuti della serie.

Come già anticipato, Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio è molto più di un semplice spin-off: è una vera e propria espansione dell’universo Zelda, capace di emozionare su tutti i fronti, specialmente quello narrativo.

Durante la vostra avventura incontrerete tantissimi nuovi personaggi, che si uniranno al vostro fianco per sconfiggere Ganondorf: tra questi ci saranno Qia, regina degli Zora, Agraston, capo dei Goron, Katrica, guida dei Rito, Mineru, sorella di Re Raul ed esperta di golem e congegni Zonau.

Il titolo punta a dare molta profondità emotiva ai personaggi, con cut-scene curate ed un ritmo narrativo altamente cinematografico. Nonostante la struttura che resta focalizzata sulle battaglie, c’è un impegno concreto nel rendere la trama una componente importante dell’esperienza, anche se in più di un’occasione ricordano situazioni già viste in altri contesti, con Ganondorf e la sua fame di gemme che sembra molto Thanos.

Il gameplay di The Legend Of Zelda - L’era dell’Esilio

Il cuore pulsante del gameplay resta fedele alle meccaniche classiche dei titoli musou: grandi campi di battaglia, centinaia di nemici da affrontare, scontri con potenti boss e tantissimi personaggi, molti utilizzabili andando avanti nell’avventura, con asset e abilità uniche.

Quello che lo differenzia davvero dai capitoli precedenti è un sistema di combattimento più dinamico e variegato, con l’introduzione di attacchi combinati tra i lottatori, tutti differenti e unici, l’utilizzo dei “congegni Zonau” che aggiungono quel livello in più di strategia e creatività alle battaglie, e le bellissime mosse speciali dei personaggi, potenti, imponenti e straordinariamente belle da vedere, vero fiore all’occhiello del gioco.

La progressione dei personaggi è stata rivista e raffinata, con la scelta delle abilità da utilizzare più articolata, e la possibilità di personalizzare gli stili di combattimento e di potenziare le tante armi presenti.

Come in Tears Of The Kingdom e Breath Of The Wild, il fattore “Elementare” gioca un ruolo importantissimo: gli attacchi con elemento fuoco fanno più danno contro nemici di ghiaccio, i personaggi in grado di controllare l’acqua avranno la meglio contro i nemici di fuoco, e cosi’ via. Scegliere il giusto personaggio prima di una battaglia vi farà avere la meglio.

La sensazione generale è quella di un gameplay più reattivo, meno macchinoso e più spettacolare, con un sistema di progressione più profondo e ricompense molto più utili e calibrate.

Come nell’episodio precedente della serie, anche questa volta, tra una missione principale e l’altra, avrete una miriade di obiettivi secondari da portare a termine nell’enorme mappa di Hyrule. Proteggere avamposti, aiutare personaggi in battaglia per poi farli unire alla vostra brigata di eroi e sbloccare nuove armi da utilizzare. Va detto che gli sviluppatori hanno fatto decisamente enormi sforzi per introdurre varianti per sostenere il ritmo nel lungo periodo, evitando la ripetitività che talvolta affligge il genere.

Gli amanti del genere troveranno tanta carne al fuoco e ameranno sicuramente Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio; per chi invece ambisce ad una maggiore profondità esplorativa e soffre sin da subito anche la minima ripetitività nelle azioni di gioco, questo titolo potrebbe risultare meno stimolante.

Sono presenti tre livelli di difficoltà: facile, normale e difficile. Vi diciamo subito che a livello “normale” siamo arrivati alla fine dell’avventura senza mai soccombere. Quindi se siete esperti ed amanti del genere, partire subito al più alto livello di difficoltà è decisamente la scelta più saggia Almeno è quello che noi dopo tante ore sul campo di battaglia vi consigliamo di fare.

Inoltre, il gioco supporta la modalità cooperativa locale a due giocatori in split-screen sulla stessa console oppure con il GameShare su due console separate : un’aggiunta importante per chi ama condividere l’esperienza con un amico o con altri componenti della famiglia.

The Legend Of Zelda - L’era dell’Esilio, comparto tecnico

È sul piano tecnico che Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio mostra davvero i muscoli.

Sviluppato in esclusiva per Nintendo Switch 2, ovviamente il titolo sfrutta la nuova potenza hardware per offrire un netto salto qualitativo e prestazionale rispetto ai capitoli precedenti. Le ambientazioni sono ampie, ricche di dettagli e con una direzione artistica ottima e coerente con lo stile di Tears of the Kingdom.
Texture più nitide, illuminazione dinamica ed un numero di personaggi su schermo significativamente maggiore, tutto supportato da animazioni più fluide e tempi di caricamento notevolmente ridotti. È evidente la volontà di rendere le battaglie non solo spettacolari, ma anche visivamente coerenti con l’immaginario The Legend Of Zelda.
Impressionante la stabilità del frame rate anche nelle fasi più affollate, come ottima è anche la gestione dell’intelligenza artificiale degli alleati durante le battaglie.

La direzione artistica mantiene intatta la magia visiva dell’universo Zelda, fondendo estetica fantasy e tono epico con grande equilibrio.

The Legend Of Zelda - L’era dell’Esilio, comparto Sonoro

Il comparto audio, come da tradizione Nintendo, è di altissimo livello. Le musiche alternano sinfonie solenni a rivisitazioni dei temi classici della saga, creando un mix tra nostalgia e potenza emotiva.

L’eccellente doppiaggio, completamente in italiano e ottimamente realizzato, è curato e ben recitato, e riesce a trasmettere tutta la tensione e la sua grandezza, dai momenti più epici a quelli più drammatici; mentre gli effetti sonori, partendo dalle magie fino ad arrivare al clangore delle armi, mantengono l’impatto e la chiarezza anche nelle situazioni più caotiche.
Il risultato è un sound design immenso ed immersivo, capace di amplificare la sensazione di epicità e trasportare il giocatore al centro delle battaglie.

Commento finale

Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio è, senza ombra di dubbio, uno dei progetti più ambiziosi mai realizzati da Omega Force in collaborazione con Nintendo.

Il titolo riesce finalmente a fondere in modo efficace l’anima epica della serie The Legend of Zelda con l’energia esplosiva del genere musou, puntando ad un equilibrio tra spettacolarità e solida coerenza narrativa.

Tecnicamente solido, artisticamente ispirato e narrativamente impressionante, questo nuovo capitolo rappresenta una vera rinascita per la serie spin-off, elevandola oltre i confini del semplice gioco action.

Al netto di qualche problema di bilanciamento della difficoltà tendente al basso ai livelli più accessibili, e da quel seppur lieve senso di ripetitività tipica dei musou, il gioco è promosso a pieni voti.

Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio non è solo uno dei titoli di punta di Nintendo Switch 2, ma anche un esempio di come un crossover possa arricchire una saga storica senza tradirne lo spirito.

La principessa Zelda è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua epica saga e far riecheggiare quell'aria di leggenda nello splendido regno di Hyrule