Tales from the Borderlands

di Valerio De Vittorio
Si possono spendere molte parole di elogio per la serie Borderlands. Ma tra gli aspetti più interessanti del divertente e spensierato sparatutto cooperativo di Gearbox sicuramente non vi é la trama. Anche per questo la notizia di una nuova avventura episodica di Telltale Games ambientata su Pandora ha fatto alzare più di un sopracciglio. Con non pochi pregiudizi abbiamo installato il primo capitolo, ma il sorriso stampato sulla nostra faccia all'arrivo dei titoli di coda la dice lunga sull'abilità degli sviluppatori nello sfruttare le licenze e confezionare adventure game accattivanti.

Nuove storie a Pandora


Non possiamo parlare molto della trama o delle due e poco più ore di gameplay vi resterà ben poco. Vi illustriamo grosso modo il setting, che vede due protagonisti che potrete controllare alternativamente, in base alle esigenze narrative. Lui si chiama Rhys, lei Fiona. Il primo é un dipendente della Hyperion, la seconda una truffatrice di professione. Catturati da un non meglio precisato losco figuro, gli raccontano le proprie peripezie, dando in mano il controllo dell'avventura al giocatore che rivive così la loro storia attraverso un lungo flashback.



Come da tradizione Telltale, spesso l'utente verrà chiamato a prendere delle decisioni, alcune marginali, altre con importante conseguenze. Il gioco ci avviserà se ad esempio un personaggio ricorderà una nostra risposta o una nostra azione, assicurandoci così di aver modificato la storia. Non solo all'interno del medesimo capitolo, ma alcune scelte si ripercuoteranno anche nel resto della stagione. Gli sviluppatori hanno voluto sottolineare questa caratteristica, tanto da implementare un menu dedicato alle decisioni compiute in-game e paragonandole alla media mondiale. Da un punto di vista del gameplay, se conoscete altri prodotti di Telltale, non troverete grosse sorprese.

L'intelaiatura é quella di un'avventura grafica, anche se estremamente semplificata, tanto che il gioco si avvicina più ad un film interattivo. Il giocatore ha un ruolo attivo nell'esperienza, modificando lo scorrere della trama, ma allo stesso tempo viene chiamato a fare ben poco. Il gameplay infatti si riduce a semplici Quick Time Event, che ci richiederanno di premere le direzioni o di percuotere ripetutamente un pulsante piuttosto che un altro. Molto più interessante l'interazione durante i dialoghi, con risposte a scelta multipla da selezionare, mentre il tempo scorre inesorabile. Insomma, non potrete rifletterci molto.



Film interattivo - Episodio 1


La vera forza di Tales from the Borderlands non é nelle raffinate meccaniche di gioco, quanto piuttosto nell'accattivante sceneggiatura, che si ispira al mondo della serie Gearbox, ma ci racconta di nuovi personaggi, delle simpatiche canaglie alle quali vi affezionerete all'istante. Inoltre le varie situazioni in cui vi ritroverete sono ben tratteggiate e mantengono sempre elevatissimo il ritmo. Aiuta a sua volta un buon comparto estetico, che poggia le proprie basi sul collaudato motore grafico di Telletale. Niente prodezze tecniche, ma un solido cel-shading che disegna volti espressivi e modelli accattivanti. Si deve lavorare sulle animazioni, al contrario fin troppo elementari. Di contro, il gioco é leggerissimo, e girerà praticamente su tutto, lavatrice di casa compresa. Primo capitolo promosso, se vi piacciono avventure poco interattive ma ben scritte e magari avete un debole per i vari Borderlands (requisito non obbligatorio comunque) fateci un pensierino. Attenzione però a tenervi vicino un bel dizionario di inglese. Il titolo non é tradotto in italiano, neanche nella parte scritta.