Super Mario Galaxy non ha perso il suo smalto su Switch 2
In una galassia lontana lontana... sì tranquillo vanno due capolavori!
Nell’industria del videogioco gli assenti illustri sono gli standard. Non esiste un modello produttivo condiviso e nonostante il settore inizi ad avere alcuni decenni è difficile capire cosa aspettarsi ogni paio di trimestri. Tra i diversi attori in campo, poi, Nintendo spicca da sempre per la sua proverbiale Nintendo Difference, uno slogan che sintetizza l’abitudine di Nintendo di fare le cose a modo proprio, senza seguire mode o tendenze. Succede dunque che oggi, nell’epoca dei remastered e remake, possiamo contare su diverse edizioni di un’infinità di giochi più o meno recenti, mentre uno dei titoli più influenti e importanti di sempre, ovvero Super Mario Galaxy, sia disponibile solo su Wii (dove è originariamente stato pubblicato) o all’interno della raccolta in edizione limitata Super Mario 3D All-Stars per Switch, senza per altro particolari upgrade tecnici. O meglio, succedeva fino a ieri, perché finalmente Super Mario Galaxy e il suo seguito Super Mario Galaxy 2 (finora disponibile esclusivamente su Wii) entrano nella collezione di Switch 2 con una preziosa raccolta che li contiene entrambi.
Super Mario Galaxy + Super Mario Galaxy 2: correva l’anno…
Ok, prima di ogni considerazione però è il caso di riavvolgere il nastro e spiegare cosa sia Super Mario Galaxy, oltre a ciò che rappresenta, per chi nel 2007 fosse stato - bontà sua! - troppo giovane per conoscerlo. Galaxy è la terza iterazione dell’idraulico baffuto in un universo poligonale e tridimensionale (dopo Super Mario 64 e Super Mario Sunshine, entrambi raccolti nella già citata collection 3d All-Stars), ma al contempo incarna una vera e propria rivoluzione copernicana. La trama, come sempre, prende avvio da un’improvvisa irruzione in scena del malvagio Bowser, apparso senza invito al Festival delle Stelle per rapire la Principessa Peach, portandosi via tutto il suo castello… nello spazio! Il malefico lucertolone infatti si è creato un universo tutto suo, popolato da bizzarre galassie che il nostro baffuto eroe supportato da Sfavillotto e Rosalinda dovrà esplorare in cerca di Superstelle, necessarie per accedere ad altre galassie e arrivare così a sfidare Bowser.
Come detto poc'anzi, il Buon Super Mario si era già avventurato prima tra i poligoni, su Nintendo 64 e GameCube, ma mai in questo modo, arrivando laddove nessun platform si era mai spinto in precedenza: nel vuoto cosmico. I livelli di Super Mario Galaxy sono vere e proprie galassie, costellazioni di pianeti, planetucoli, asteroidi e comete su cui l’idraulico più famoso del mondo salta, rotola e attacca in costante balia della gravità. Quanto fosse rivoluzionario per l’epoca è difficile da spiegare, ma anche giocandolo oggi (soprattutto se ci si cimenta per la prima volta) si percepisce distintamente la distanza tuttora incolmata tra Galaxy e gli altri esponenti della categoria, nonostante siano passati ormai più di 15 anni. E un discorso molto simile si può fare anche per il seguito, Super Mario Galaxy 2 che amplia il numero di trasformazioni e la tipologia di galassia in un more of the same dove il “same” che viene riproposto è, per farla molto breve, un capolavoro.
Super Mario Galaxy + Super Mario Galaxy 2 nel 2025
Se dunque sulla base di quanto appena detto per quanto riguarda le meccaniche c’è poco da aggiungere (siamo ancora di fronte al distillato di platform più cristallino e geniale di sempre), qualche parola in più invece va spesa sul comparto tecnico in senso lato. Partendo dall'estetica entrambi i giochi sono stati rimasterizzati affinché possano essere visualizzati alla risoluzione di 1080 in modalità portatile e a 4k docked sul televisore. Il balzo in avanti. In termini di pulizia e di piacevolezza della composizione è abbastanza evidente basti solo pensare che i titoli originali giravano su Nintendo Wii, la quale anche nel contesto della sua generazione non spiccava esattamente per particolari doti di hardware. La bellezza dei giochi Nintendo però è quasi sempre data dall'abilità di programmatori e designer e dal gusto e dal talento di chi modella pochi poligoni, facendo loro raggiungere forme e volumi concepiti per appagare l'occhio. E, detto in altri termini, Nintendo dispone di talenti tali dal punto di vista visuale da riuscire, spesso, ad offrire una grafica qualitativamente di alto livello, pur senza hardware da capogiro a supportarla. La cartina tornasole della bontà di questo approccio sono proprio le versioni rimasterizzate di Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2. Che oggi nel 2025 sono ancora una gran bella gioia per gli occhi nel loro complesso: nei ritocchi sono stati infatti coinvolti numerosi asset, ma non tutti, e se qua e là qualche texture un po’ stiracchiata si può scorgere ancora, l’abilità nella composizione dell’immagine prevale.
Più delicato invece è il discorso dei controlli perché se ben ricordate Nintendo Wii utilizzava la famosa combo Wiimote e Nunchuck come sistema di controllo, mai più riproposti nelle generazioni successive. In questa nuova edizione dunque Galaxy e Galaxy 2 si controllano interamente con i Joycon. In modalità portatile il compito che veniva eseguito dal puntatore di Nintendo Wii viene preso in carico dal giroscopio della console che può essere inclinato per spostare il cursore virtuale; in alternativa si può utilizzare la funzione touch per muovere questo cursore e raccogliere con un preciso passaggio di dita tutte le stelline. Giocato in modalità docked sul televisore invece, per poter muovere il cursore è necessario utilizzare i due Joy con in modalità separata oppure sfruttare in alternativa il giroscopio del controller Pro. Come forse avrete intuito leggendo, la gestione del cursore non è proprio comoda (e può persino essere affidata al giocatore 2, volendo), ma va anche detto che il suo utilizzo è spesso più coreografico che indispensabile e in diverse situazioni ce la si cava semplicemente muovendo le gambette di Mario verso le stelline; nella peggiore delle ipotesi, il tasto R che ri-centra la visuale diverrà presto un vostro grande amico.
L’aggiunta più interessante dunque risulta essere la Modalità Assistita, attivabile in entrambi i titoli e pensata per ridurre la frustrazione nei nuovi arrivati (ma va benissimo anche per chi può giocare un’oretta dopo lavoro e vuole scongiurare il rischio di lanciare Switch 2 nel muro all’ennesima caduta del vuoto). Lasciandosi assistere dalle caritatevoli mani di Nintendo, si può contare su sei barre di salute (invece delle canoniche tre), sul recupero dell'energia stando fermi e su una bolla pronta a recuperarvi ad ogni caduta al costo di una barra di energia (invece di un’intera vita come nella modalità ordinaria). Immagino che i puristi del gameplay non apprezzino, ma dal mio punto di vista compensa la discutibile gestione dei punti di salvataggio (soprattutto in prossimità dei boss) che ho sempre trovato parecchio discutibile (parere mio, riempitemi pure di frecce).
Mentre l’analisi giunge al termine, ci avviciniamo inevitabilmente a quello che (per molti) è il punto nodale del giudizio su Super Mario Galaxy + Super Mario Galaxy 2, ovvero il prezzo. I due titoli sono acquistabili singolarmente a € 39.99 ciascuno, o in bundle a € 69.99. I giochi funzionano anche su Switch, ma su Switch 2 ricevono un upgrade che aumenta la risoluzione sulla console più recente di casa Nintendo. Posto che non è simpatico fare i conti in tasca a nessuno, sono due capolavori al prezzo di uno, e due capolavori di difficile reperibilità. Certo, ad avere la garanzia che ciò che stiamo comprando rimarrà giocabile per tutto il resto della nostra vita, certi investimenti si farebbero a cuore molto più leggero, ma questo è un altro discorso, molto più ampio, e che non riguarda soltanto Nintendo.