Silent Hill

di Redazione Gamesurf
l successo commerciale di una console come PlayStation ha portato indubbiamente nuovi utenti in un mondo, quello dei videogiochi, che era un tempo considerato (a torto) un campo da dedicare esclusivamente a bambini e adolescenti infantili.Questo, se da un lato ha causato alcuni imbarazzanti inconvenienti, ha però portato alla creazione di tutto un nuovo genere di giochi pensati e realizzati per un pubblico più maturo rispetto al passato, e in questo filone di giochi si inserisce sicuramente Silent Hill, la cui trama e atmosfera sono indubbiamente inadatti ai bambini di cui si parlava poco sopra

Vediamo allora innanzi tutto di analizzare la trama, che prende l'avvio da una scena abbastanza classica nei film horror meno originali: é notte, voi (nei panni di Harry Mason, imberbe scrittore con l'aria adeguatamente casual per partecipare ad un episodio di Melrose Place o simili scempiaggini televisive) state guidando su una stradina deserta dirigendovi verso Silent Hill, ridente località lacustre dove avete programmato di passare una breve vacanza con vostra figlia Cheryl. A un certo punto, ecco che avviene il fattaccio: qualcuno, apparentemente una ragazzina, si para di fronte alla vostra macchina e vi fa finire rovinosamente fuori strada: dopo esservi ripresi dalla botta, scoprite che la vostra bambina é sparita e, uscendo dalla carcassa dell'auto, notate immediatamente la strana atmosfera che pervade l'ambiente attorno a voi... cominciate a muovere i primi passi quando... bhé, da questo punto in poi comincia il gioco vero e proprio (con un piccolo prologo dall'esito non troppo felice, ma che lascia abbondantemente intuire la propensione dei programmatori per le atmosfere angoscianti e i luoghi bui), quindi mi pare meglio lasciare a voi il compito di scoprire cosa succede proseguendo nell'esplorazione della città e cominciare a dire qualcosa di più sul gioco
Silent Hill non é un titolo particolarmente innovativo, chiariamo subito ogni dubbio, e le avventure di Harry per le strade nebbiose sono dirette discendenti di quelle che si potevano sperimentare nelle sinistre stanze della magione di Alone in the Dark. In pratica, il gioco si basa piuttosto nettamente su lunghe fasi di esplorazione e di raccolta indizi, che verranno poi utilizzati per risolvere i numerosi enigmi che ci verranno posti di fronte per sbarrarci il cammino. I combattimenti con i mostri, sebbene presenti, sono spesso evitabili grazie ad una radiolina che Harry trova dopo pochi minuti, e che lo avvisa in anticipo della presenza di nemici attorno a lui. Ciò non vuol comunque dire che non dobbiate andare in giro armati di tutto punto, anzi... Silent Hill sarebbe ben lieta di trovarvi un posto (da occupare per tempo indeterminato) in qualcuno dei suoi vicoli, se foste così incauti da avventurarvi tra le strade a mani nude: così, sarà meglio che aguzziate la vista e che cerchiate in giro munizioni ed armi, che comprendono un arsenale decisamente variegato tra spranghe, pistole, fucili, ascie e addirittura delle vere e proprie chicche come motoseghe, martelli pneumatici o katane da veri samurai (anche se per trovare questi ultimi tre sciccosi oggetti dovrete prima terminare il gioco e poi ripartire dal salvataggio che vi verrà fornito alla fine) con cui difendervi da demoni e demonucci vari