Recensione JDM: Japanese Drift Master arriva sgommando su Xbox!

Un videogame per chi ama le corse clandestine in salsa giapponese!

di Fabio Fundoni

Japanese Drift Master: tra sushi, Giappone e tornanti

Siete corsi su queste pagine per leggere la nostra recensione di JDM: Japanese Drift Master perché avete già sentito parlare di questo titolo e magari siete curiosi di saperne di più? Bene, allora iniziate a far viaggiare la vostra immaginazione e seguitemi: Giappone, notte inoltrata immersa nel silenzio assoluto. Sulle arzigogolate strade di montagna nei pressi di una cittadina lontana dal fracasso e dalla frenesia delle metropoli principali del paese, tutto tace… ancora per poco! Tutto d'un tratto il rombo di un potente motore inizia ad avvicinarsi e diventa sempre più assordante. Ad un certo punto compaiono due fari nella notte e dal centro di un tornante fa il suo fragoroso ingresso una iconica vettura giapponese. Questa, però, non sta procedendo seguendo la classica linea della curva, invece il suo pilota sta letteralmente sfidando le leggi della fisica cercando di controllare una derapata che sta  aggredendo l'asfalto, mentre gli pneumatici stridono chiedendo pietà. 

Abbiamo appena visto, in sintesi, una delle situazioni chiave che vivrete giocando a  JDM:Japanese Drift Master che, per comodità, chiameremo col suo acronimo JDM. Sviluppato dal team polacco Gaming Factory, JDM prende a piene mani dalla cultura giapponese delle corse clandestine a base di drifting (ma non solo) e si ispira senza farne mistero a Initial D, manga di Suichi Shigeno che ha sdoganato (anche grazie a una serie animata) in tutto il mondo le avventure di Takumi, fattorino del negozio di tofu del padre che nasconde un incredibile talento per la guida. In JDM impersoniamo Touma, un ragazzo polacco (e scoprirete come mai ha un nome così esotico) da poco trasferitosi a Guntama, prefettura giapponese di fantasia ispirata alla quasi omonima e famosa Gunma.


Tra le strade montane e cittadine, il nostro protagonista vivrà un'avventura narrata da tavole in stile manga dove oltre a essere il fattorino di un ristorante di sushi si dedicherà alla sua più grande passione: le corse clandestine. La trama fa da collante a tutti gli eventi principali che dovremo affrontare, riuscendo a dare qualche spunto interessante tra rapporti interpersonali che non sempre andranno nel verso giusto. La base rimane la scalata alle gerarchie delle corse clandestine, con un retrogusto che non può che richiamare alla mente marchi come Need For Speed e Fast&Furious. JDM si basa su un sistema free roaming con un'ampia mappa in cui possiamo guidare tanto per vagare senza meta quanto per raggiungere i vari punti di interesse che sono missioni primarie e secondarie, queste con interessanti variazioni di trama e missioni di consegna del sushi che permettono di rimpinguare le proprie finanze. Naturalmente non mancano diversi circuiti dove allenarsi e cercare di migliorare il proprio time attack, andando così a completare il quadro dell’offerta ludica, insieme a punti panoramici da fotografare e autovelox dove far segnare la velocità massima.

Japanese Drift Master: guida arcade da veri campioni

La struttura di gioco è abbastanza classica: si fa esperienza (anche solo driftando girando la mappa senza meta), si guadagnano soldi, si migliora la propria vettura e si cerca di vincere nuove gare, per poi arrivare al punto in cui si deve per forza comprare un nuovo mezzo e ricominciare il percorso, quantomeno per proseguire con la storia, mentre potremo riempire il nostro garage con tutte le vetture dei nostri sogni e utilizzare quella che più ci andrà in qualsiasi momento per staccare dalla trama e farci un giretto in tutto relax. I modelli disponibili sono vari e riguardano alcune delle vetture più famose della produzione nipponica, tra Subaru; Mazda, Nissan e Honda, ma ci sono anche delle auto senza licenza che non farete fatica a riconoscere. Il parco macchine non è esaustivo come accade su altri titoli, ma la varietà è buona.

Segnalo che, però, riuscire a permettersi una nuova macchina è molto costoso e dovrete pensare bene a come spendere i vostri soldi, perché una volta aperto il portafoglio sarà molto lunga la strada per tornare al concessionario: il denaro non è facile da racimolare e la vendita dell’usato porta davvero molto poco nelle nostre tasche. Potrete anche dedicarvi al tuning meccanico ed estetico, ma anche qui sarà complicato avere abbastanza soldi per lasciarsi andare ad acquisti compulsivi. Inoltre, se comprare nuovi freni o simili è utilissimo per migliorare le prestazioni, cambiare sedili, minigonne, alettoni e altro ancora finisce obbligatoriamente in secondo piano in quanto spesa superflua e poco sostenibile, per la delusione del nostro lato tamarro.


Per quanto riguarda il gameplay, siamo davanti a un modello smaccatamente arcade, ma non per questo poco soddisfacente. Anzi, i ragazzi di Gaming Factory hanno messo in piedi un sistema di guida che funziona davvero bene e che porta sulle nostre Xbox le gioie del drifting in modo encomiabile. Riuscire a dominare le curve dei passi di montagna giapponesi non è per tutti e serve una sensibilità non indifferente per riuscire a gestire gas, freni, sterzo, frizione e sua maestà freno a mano. C’è la scuola guida ad aiutarci, ma servirà davvero tanta pratica per arrivare a controllare tutti i cavalli che avremo nel motore. Le gare da portare a termine sono di diverso tipo e dovremo vincere sfide di semplice velocità e altre di accelerazione, ma il drifting rimane la parte più importante di quello che dovremo fare. Spesso non si tratterà di tagliare per primo il traguardo, ma di portare a casa il maggior numero di punti e ad assegnarceli saranno diversi fattori come la durata del drift, il suo angolo, la fluidità dell’azione e via dicendo. Il risultato di tutto questo è, come avrete già capito, un sistema di guida molto ben tarato e ogni vettura risulta differente dalle altre, mostrando un grande impegno da parte degli sviluppatori.

Japanese Drift Master: non tutte le derapate vanno a buon fine

Purtroppo, però, JDM: Japanese Drift Master non è esente da difetti che ne affossano la qualità generale, a partire dal comparto grafico. Nonostante alcuni scorci paesaggistici siano pregevoli e la rappresentazione delle tipiche zone di montagna giapponesi sia evocativa, la qualità generale sembra essersi fermata alla precedente generazione di console. Tra l’altro potremo scegliere la modalità “Prestazioni” che sacrifica un po’ di qualità visiva in favore di un maggior frame rate, mentre preferire il colpo d’occhio diminuisce notevolmente gli FPS andando a rovinare l’esperienza di gioco, già alleggerita dalla mancanza di danni alle vetture.

Per quanto la mappa sia ampia e evocativa, tutto risulta estremamente vuoto con la totale assenza di pedoni e pochissime altre vetture in strada, con il risultato che la prefettura di Guntama risulta essere poco credibile: ho avuto la fortuna di viaggiare nelle zone che ispirano questa location e posso confermare per esperienza diretta il poco traffico, ma così è davvero troppo. Inoltre le attività secondarie, vedi la consegna di sushi, alla lunga risultano ripetitive e durante tutte le mie prove non sono mai riuscito a collegarmi alle classifiche online per vedere i miei risultati rispetto a quelli degli altri giocatori. Molto migliore l’impianto audio, con una ottima resa di motori ed effetti vari, senza contare la presenza di una nutrita e piacevole colonna sonora divisa in stazioni radio dove potrete ascoltare, tra le altre, ottime playlist J-Pop, rock o eurobeat. Inoltre segnalo che tutti i testi sono in italiano, elemento sempre gradito.


Inoltre non mancano diversi bug legati principalmente alle compenetrazioni delle vetture con barriere e tutto quello che circonda le strade, tanto che più di una volta sono rimasto incastrato o ho avuto problemi coi comportamenti della telecamera. La stessa intelligenza artificiale è rivedibile, con gli avversari che più di una volta avranno comportamenti poco realistici o del tutto incuranti del fatto che ci siamo anche noi sulla strada. Come è faciale capire, è proprio in queste situazioni che JDM mostra chiaramente il suo DNA di titolo a basso budget. Il team Gaming Factory ha dimostrato un'enorme attenzione nel creare il modello di guida e nel rappresentare il mondo delle gare clandestine giapponesi, ma ci sono ovvi limiti legati al budget e al fatto che stiamo parlando di uno studio dalle dimensioni ridotte. Il risultato resta pregevole e JDM: Japanese Drift Master è un titolo assolutamente consigliato a chi ama queste atmosfere, fermo restando che future patch potrebbero migliorare ulteriormente la situazione. In ogni caso, se amate il drifting l'acquisto di JDM: Japanese Drift Master è fortemente consigliato, visto che potete farlo vostro al prezzo budget di 34,99 euro, poco più che una cena al vostro sushi all u can eat preferito!