Hell Is Us, recensione: il metroidvania che sfida l'umanità
Il metroidvania che esplora guerra e redenzione.
L’arco della storia del nostro mondo è sempre stato scandito da due grandi eventi: guerra e pace. Poche persone hanno assaporato a lungo la seconda, moltissimi hanno vissuto in qualche modo la prima. Ma se non fosse la pace lo strumento per capire come evitare la guerra, ma fosse quest’ultima ad insegnarci un’etica e la cruda realtà per evitare di ricalcare sempre gli stessi madornali errori? Con questa intro filosofica vi presento il nuovissimo gioco di Rogue Factor e distribuito da Nacon: Hell Is Us.
Hell Is Us è un gioco “particolare”:
Per capire cosa è Hell Is Us potrebbe bastare definirne il genere, ma ci perderemmo probabilmente tutto ciò che di bello c’è in questo gioco. Possiamo sicuramente dire appunto che il gioco appartiene al genere metroidvania, parola macedonica composta dal gioco metroid e castelvania. In questo genere di giochi ci sono varie mappe interconnesse ed esplorabili liberamente, ma con aree inaccessibili che richiedono particolari oggetti speciali per essere sbloccate nel corso del gioco. In un’epoca in cui viene richiesto ai giocatori di cimentarsi con le loro difficoltà e non più con la pappa pronta (Dio benedica per questo i souls), Hell Is Us si pone l’obbiettivo di portarci una storia intricata ma ben sviluppata, ben concepita, seppur non priva di qualche sbavatura.
Il gioco è in terza persona e sin dal tutorial ci fa capire di che pasta è fatto: qui dovrai cavartela col tuo sesto senso, con le tue abilità: niente indicatori che ti portino verso il tuo scopo, niente registro obbiettivi. Questo basterebbe a rendere già di per sé il gioco affascinante, sicuramente non per un pubblico comune, ma per chi cerca un grado di sfida sicuramente non banale. L’esplorazione dunque, come potrete ben immaginare, diventa il cuore pulsante di questa esperienza videoludica. Ci troviamo nella nazione immaginaria di Hadea, la guerra civile impazza tra le due fazioni contrastanti:
- I Sabiniani rappresentano le forze di pace o un gruppo militare-organizzato (una delle fazioni governative) in lotta durante la guerra civile che devasta Hadea.
- I Palomisti, invece, sono la popolazione autoctona, stremata e in mezzo al caos del conflitto, spesso vittima dei soprusi e della violenza instaurata.
La trama di Hell Is Us
Il protagonista di Hell Is Us si chiama Remi. È un uomo tormentato dal proprio passato che torna nella sua terra natale, Hadea, in cerca di risposte personali, ma si ritrova coinvolto in un conflitto devastante e in una misteriosa calamità soprannaturale che infetta il mondo. Remi non è un classico eroe da videogioco: è un personaggio segnato emotivamente, il cui viaggio riflette tanto la guerra esterna quanto quella interiore. La narrazione del gioco si sviluppa proprio attorno alla sua ricerca di verità, identità e redenzione, con toni fortemente simbolici. È proprio attraverso gli occhi del protagonista che noi viviamo con vivido realismo gli effetti drammatici della guerra. Nel corso della sua storia, Remi incontrerà parecchi personaggi, i quali in un modo o nell’altro, lo segneranno dentro.
Ogni personaggio è caratterizzato con molta cura e le storie dei vari NPC sono interessanti e sfaccettate, ci teniamo a dire, infatti, che una parte fondamentale di Hell Is Us è proprio la sua trama ed i vari background dei personaggi che incontreremo. Se non siete amanti delle storie e volete privarvene vi assicuriamo che vi perderete una componente fondamentale del game e non sarà la stessa cosa. Chiariamo anche che, come ci indica il gioco stesso, non potremo essere superficiali nell’approccio con i vari NPC, potremmo perderci dettagli significativi non solo a livello di lore ma anche ai fini del proseguimento.
Il gameplay di Hell Is Us
Ci troveremo a risolvere puzzle intricati ed investigare in un mondo fatto di creature che infestano Hadea: gli Hollow Walkers. Se vorrete sopravvivere la pazienza è fondamentale in Hell Is Us, saremo totalmente abbandonati a noi stessi, ciò potrebbe scoraggiare buona parte dei gamers all’acquisto del titolo, se invece volete un gioco oltre la media avrete pane per i vostri denti e riceverete soddisfazioni. Ciò che forse non funziona all’interno del gioco sono proprio le creature che andremo ad affrontare, banali e senza mordente. Possiamo capire che ciò possa essere una precisa scelta, in quanto il gioco vuole favorire l’investigazione e l’esplorazione, ma dopo un po’ tali creature le vedremo più come delle mere seccature che come pericoli. Ci sono 3 livelli di difficoltà, consigliamo quello equilibrato proprio per avere un ottimo connubio tra scoperta del gameplay e creature ostili.
L’approccio al combattimento quantomeno è interessante. Alcune caratteristiche possiamo ascriverle alle meccaniche dei soulslike. Oltre ad avere un buon numero di armi a nostra disposizione, tra spadoni e lance, tali armi consumano un determinato quantitativo di stamina in base al peso e ne caratterizzano il movement del nostro Remi. Tutte le armi sono dotate di energia limbica, determinante per abbattere gli hollow walkers. A nostra disposizione avremo il classico attacco rapido e attacco pesante, quest’ultimo impiega tempo per caricarsi e consuma una sensibile quantità di energia limbica (visibile attraverso una barra bianca), ma chiaramente i danni che causeremo saranno ingenti. Potremo ripristinare la nostra vita non solo attraverso il tempismo di recupero mentre infliggiamo danni, ma anche ricaricare l’energia limbica attraverso appositi oggetti. A ciò aggiungiamo i glifi.
In Hell Is Us, i glifi sono elementi chiave del gameplay e della narrazione, collegati sia al sistema di combattimento che all’ambientazione simbolica del gioco, sono manifestazioni emotive incise o legate alle armi di Remi. Ogni glifo rappresenta un'emozione umana primaria, per esempio Terrore, Estasi, Dolore, Furore. Non dobbiamo sottovalutare il potere dei glifi, perché molti scontri ci volgeranno a favore solo con quelli corretti da equipaggiare sulle nostre armi. Vedremo infatti che alcuni nemici sono vulnerabili a determinati glifi, rendendo la scelta tattica essenziale. Alcuni glifi potranno influire anche su dei puzzle ambientali, aggiungendo profondità alle meccaniche di gioco. Oltre alla funzione pratica, i glifi rappresentano le emozioni represse di un mondo spezzato dalla guerra. Il gioco usa questi simboli per riflettere sulle ferite emotive dell'umanità: ogni glifo diventa quindi una chiave di lettura del trauma collettivo e personale. Un ulteriore alleato del nostro Remi sarà il fedele drone che avremo sempre con noi, il suo nome è Kapi, ed il suo contributo è davvero notevole. Kapi illumina aree oscure, scansiona l’ambiente e rivela dettagli nascosti oppure oggetti interattivi. Il nostro drone sarà anche il migliore aiuto nei vari combattimenti, potremo infatti mandarlo a distrarre un nemico, fornire suggerimenti ambientali o attivare meccanismi, potremo montarli vari chip interessanti per abbattere le resistenze avversarie. Infine, funge anche da interfaccia tra Remi ed il mondo esterno, con letture delle varie scritte in una lingua che altrimenti sarebbe indecifrabile per Remi.
Recensione di Hell Is Us: conclusione
Hell Is Us è un titolo divertente sì, ma non per tutti. È un gioco assolutamente interessante sì, ma non per tutti. La componente fondamentale di cui vi dovrete armare è come detto la pazienza, tutto ruota intorno a quanta ne avrete. Il gioco procede su ritmi alquanto cadenzati e lenti, l’esplorazione può essere piacevole ma i tempi morti sono inevitabilmente tanti, i nemici non sono affatto interessanti, e dopo non troppo tempo saranno oltremodo ripetitivi. Abbiamo infine notato anche qualche calo di framerate nella nostra prova su PS5, soprattutto nelle ambientazioni molto vaste. D’altro canto la costante atmosfera inquietante, una trama solida (per chi rimane sul pezzo ed in ininterrotta tensione), con relative missioni secondarie, un sistema di combattimento fluido e senza incertezze giocano un ruolo primario e non affatto trascurabile, aggiungiamoci, infine, una costruzione del mondo certosina e ricercata nei dettagli. La desolazione del mondo di Hadea è palpabile e coinvolge totalmente il giocatore nel suo universo.