La velocissima recensione di Fast & Furious Arcade Edition

Un videogioco va giocato un quarto di miglia alla volta

di Claudio Magistrelli

Vi mancano i bei tempi andati, quando le cose erano semplici e si poteva abbattere un satellite nemico lanciando nello spazio un’auto con due persone a bordo? Sacramentate contro la legislazione bigotta che vi impedisce di aprire la valvola del NOS in tangenziale per superare la coda e non arrivare tardi anche oggi in ufficio? Siete fermamente convinti che la saga di Fast & Furious sia la migliore epopea di supereroi sul grande schermo dell’epoca moderna? Bene, benché ci sia della saggezza solo in una delle tre precedenti domande retoriche, abbiamo comunque la soluzione per voi: Fast & Furious Arcade Edition è pronto a far rombare i suoi motori (truccati come il visagista delle dive) sulle vostre Console. 

Fast & Furious Arcade Edition: Nomen Omen

Ci sono film di cui si può dedurre il contenuto semplicemente dal titolo. Il portabandiera di questa sottovalutata, e spesso sbeffeggiata categoria è Snakes on a Plane: ci sono dei serpenti su un aereo, voglio dire, come volete che vada a finire? In prima fila, però, trova posto anche Fast & Furious: concentratevi e ditemi se vi viene in mente una formula che definisca più precisamente Vin Diesel al volante di “veloce & incazzato”. In quanto trasposizione videoludica di cotanto genitore, ovviamente Fast & Furious Arcade Edition porta avanti la tradizione con un titolo che gli anglosassoni definirebbero “What You See Is What You Get”. Nessuno stupore dunque nello scoprire che il cuore del gioco è un racing profondamente arcade ambientato nell’universo narrativo di Fast & Furious.


Purtroppo ciò non significa che potremo prestare le nostre mani ad alter ego virtuali di Dom, Brian, Giselle o il resto della truppa. Né che ci troveremo ad affondare il pedale in alcune delle vetture più celebri prese direttamente dalle pellicole. Più semplicemente, la licenza riguarda l’universo narrativo: tradotto in termini videoludici, prenderemo parte a fenetiche gare su quattro ruote che si svolgono su percorsi incredibili e spettacolari, tempestati da eventi collaterali come missili, crolli o esplosioni. Ovviamente il prestito si estende anche alle leggi della fisica, perciò le autovetture possono correre a velocità folli, spiccare salti di decine di metri in aria, eseguire evoluzioni aeree e atterrare senza un graffio, rimbalzando tra un guardrail e l’altro come palline da ping pong. Vale tutto: botte di nitro e speronamenti selvaggi per arrivare primi al traguardo e salvare il mondo. Non si corre mica per la gloria, in Fast & Furious Arcade Edition, ma per impedire a una bomba di esplodere, a un jet di decollare o a una cassaforte di chiudersi… sempre ovviamente tagliando il la linea d'arrivo per primi. 

Fast & Furious Arcade Edition: dalla sala giochi a casa

Tenendo fede al titolo, Fast & Furious Arcade Edition è esattamente una riproposizione dell’omonimo titolo da sala giochi, niente di più e niente di meno, nel bene e nel male. Nel bene perché la sua innegabile spettacolarità fa la sua porca figura anche sui televisori casalinghi e perché di giochi così ormai non se ne fan più, che sembra tanto il lamento cringe di un boomer, ma è in fondo una verità. Il gioco mordi e fuggi è quasi sparito dal videogame domestico, salvato in extremis dal roguelite, ma sommerso da titoli che richiedono ore e ore e ore del nostro poco tempo. Col suo modello di guida in cui il tasto del freno è un optional, le sue 6 missioni e le sue 8 vetture (tutte identiche per prestazione), Fast & Furious Arcade Edition mette subito sul tavolo tutto ciò che ha da offrire, senza richiedere alcuno sforzo di completismo per accedere a eventuali extra, comunque non pervenuti. Gli scenari sono quelli, le auto sono quelle e le modalità in tutto due: il classico Arcade che vi propone a ripetizione tutte le piste una dietro l’altra finché non avrete ottenuto in ciascuna il primo posto (salvando così il mondo) e un Versus locale attraverso cui è possibile sfidare un amico (ma anche un nemico, sono un po’ cavoli vostri) ospitandolo sul proprio divano e prestandogli un pad. Certo, per lo sbarco su console si poteva provare a inserire qualcosa di più, ma la scelta invece è caduta su un port praticamente identico all'originale, venduto però a un prezzo budget (o quasi, dai). 

Il contrappasso per la durata misurabile in un pomeriggio è che, come nel paradosso di Achille e la Tartaruga, l’esperienza può essere frammentata in una miriade di sessioni mordi & fuggi tutte incredibilmente divertenti, esaltanti e soddisfacenti. Una gara a Dubai o un inseguimento a L'avana sono pillole concentrate di videogioco che si possono incastrare in ogni momento della giornata o della vita, nei dieci minuti di attesa prima del fischio d’inizio di una partita, mentre bolle l’acqua o durante una cut-scene di Kojima (scherzo, scherzo!), svolgendo sempre il loro scopo, ovvero riversare nel corpo abbondanti scariche di dopamina (senza secondi fini, come siamo invece abituati). In un divertente paradosso, una volta non si vedeva l’ora di avere i videogiochi da sala su console, così da poterli giocare senza riversare tonnellate di monetine nelle casse del gestore. Oggi invece che in casa possiamo giocare tutto, mancano quelle produzioni da “Faccio una partita visto che ho 7 minuti prima di uscire”, anche perchè vista l'abbondanza dell’offerta tendiamo tutti a dare un certo valore ai nostri soldi. Ma c’è davvero differenza tra i soldi spesi per [gioco qualsiasi da 100 ore minimo] comprato e avviato tre volte in tutto e quelli investiti in un gioco decisamente più piccolo che porta via 3 ore in tutto e si lascia riavviare per un giro veloce ogni tanto? Oppure, per scendere più nel filosofico: abbiamo davvero bisogno di 100 side quest tutte uguali e mille collezionabili per allungare il brodo? Non lo so, d’altra parte tornando a Fast & Furious Arcade Edition stiamo parlando di un gioco che fa della sana e brutale “ignoranza” il suo spirito guida e quindi questo non è probabilmente il luogo adatto per riflessioni di questo tipo. Ma bisogna riconoscere a Fast & Furious Arcade Edition la lodevole onestà intellettuale di proporsi esattamente per ciò che è: e io, con tutti i suoi limiti, l’ho apprezzato così; breve, ma intenso.