Age of Mythology

di Daniele 'Dansolo' Palmas

NON C'È DUE SENZA TRE...

Se si cerca nel recente passato quale sia stata una delle saghe strategiche più affermate, oltre a quelle inevitabili della Blizzard e degli Westwood, viene senza dubbio in mente il filone di Age of Empires (con relative espansioni e total conversion, come, ad esempio, Galactic Battlegrounds). I giochi (sopratutto il secondo capitolo) riuscirono infatti a conquistarsi una buona fetta di mercato e un certo numero di appassionati grazie a una profondità di gioco abbastanza alta, un elevato numero di costruzioni e unità e una realizzazione tecnica (ai tempi) di un certo livello. Dall'altra faccia della medaglia si notava, invece, una scarsa differenziazione tra le varie civiltà (a mio parere il difetto più grave) e una trama a corredo delle campagne quasi impalpabile.

Inoltre, giudicato con parametri attuali, il motore grafico fa acqua da tutte le parti. Personalmente non sono mai stato un grande fan di questa serie di giochi, poiché li paragonavo sempre a un certo titolo chiamato Starcraft che, inevitabilmente, vinceva sotto tutti gli aspetti (in particolare nel gioco online, dove il gioco Blizzard è, tutt'ora, a mio parere insuperato). Tuttavia, era inevitabile che, visto il successo di vendite, venisse prodotto un terzo capitolo; beh, meno male che ci hanno pensato, altrimenti in questo momento non potremmo divertirci con un gran gioco come Age of Mythology...



PER TUTTI GLI DEI!!

Appurato, dunque, che il gioco si tratta di un RTS, cerchiamo di capire se riuscirà a proporre qualcosa di nuovo nell'universo infinito del genere. Innanzitutto è cambiato il periodo storico in cui gli Ensemble Studios (gli sviluppatori del gioco) hanno ambientato Age Of Mythology: le tre civiltà con cui avremo a che fare sono i Greci, gli Egizi e i Nordici. So già che alcuni di voi staranno storcendo il naso, con il pensiero in testa: ma come, ci sono solo tre diverse fazioni? Le cose non stanno proprio così: per prima cosa i tre popoli sono realmente differenti tra loro. Non solo hanno unità con caratteristiche uniche (e non solo un semplice restyling grafico, come principalmente avveniva nei precedenti giochi), ma in base alla scelta della fazione bisognerà affrontare il gioco con altre strategie.

Facciamo un esempio: come in ogni RTS che si rispetti per realizzare qualsiasi cosa ci sarà bisogno di risorse; in Age of Mythology ne abbiamo di quattro diversi tipi: i classici cibo, oro, legno e un più atipico "favori", che sta a indicare quanto abbiamo compiaciuto la divinità a noi amica. Per costruire gli edifici i Greci e i Nordici hanno bisogno di un certo quantitativo di legno, mentre gli Egizi ne fanno a meno; si capisce come, in questo modo gli Egizi dovranno impegnare un minor numero di raccoglitori per il legno e impostare la partita diversamente. Altro fondamentale esempio di differenza tra le razze è il modo in cui si conquistano il favore della divinità: i Greci hanno bisogno di mandare dei raccoglitori in adorazione al tempio; più saranno gli adoratori, più velocemente si creerà il favore.