Uglies: la recensione del film di fantascienza di Netflix
Uglies commette un errore imperdonabile: ecco perché (senza spoiler)
Possiamo risolvere i problemi ambientali e fermare il riscaldamento globale. Ma non c’è cura per la nostra natura: crudele, distruttiva, autodistruttiva, spietata, egoista. E naturalmente superficiale.
Come uno specchio della società attuale, l’unica cosa che conta è la perfezione (esteriore). Ecco quindi che gli scienziati trovano la soluzione: rendere tutti esteticamente, fisicamente perfetti. In modo che le differenze fra le persone non debbano più suscitare invidia, discriminazione, odio.
La trama di Uglies
Uglies, paradossalmente, è superficiale quanto il mondo che vorrebbe rappresentare in modo negativo.
Tutto è prevedibile, predestinato, in un mix fra riflessioni (molto poco profonde) su un futuro alla Wall-E in cui l’attività fisica praticamente scompare e una società in cui l’unica occupazione è far festa tutto il giorno e tutta la notte. Perché così, alla fine, non si creano problemi ai “grandi”, a coloro che prendono le decisioni. I potenti di turno.
Tutti i dettagli che rendono interessante il futuro di Uglies, dalle orchidee alla tecnologia, finisce per essere appena accennato in una storia con una parte di avventura idealizzata e di romance ben più curata di tutto il resto.
Un gran dispiego di mezzi - gli effetti speciali sono di ottima qualità - mette in secondo piano gli aspetti contenutistici sui quali si sarebbe dovuto insistere.
Uglies viene da una serie di romanzi (quattro, più un’altra serie spin-off) firmati da Scott Westerfeld che scavano decisamente più in profondità pur rivolgendosi al pubblico noto come young adults (esattamente come Divergent). Tanto che la protagonista, Joey King, ha fatto sapere di aver molto amato i romanzi e di aver sognato a lungo di interpretare il personaggio di Tally.
Peccato che il film banalizzi il tutto, che la sua (del film, non di King, sempre brava) Tally resti in superficie tanto quanto una narrazione che non riesce a mettere in evidenza le contraddizioni di un futuro in cui il libero arbitrio, tema fra i più importanti in tutto il genere fantascientifico, non venga più visto come un bene prezioso tramite semplici racconti e immagini deformate.