Warner Bros sconsiglia la vendita a Paramount

Nonostante la cifra (im)battibile, l'offerta sembrerebbe meno vantaggiosa sul piano strategico-commerciale

di Claudio Pofi

La partita per il controllo di Warner Bros. Discovery entra in una fase sempre più complessa e, almeno per ora, sembra mettersi male per Paramount. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il gruppo guidato da David Zaslav sarebbe pronto a consigliare ai propri azionisti di bocciare l’offerta ostile da 108 miliardi di dollari avanzata da Paramount, pari a 30 dollari per azione.

Alla base di tale posizione ci sarebbero diverse criticità. In primo luogo l’operazione verrebbe giudicata meno vantaggiosa rispetto alla proposta presentata da Netflix a inizio mese, valutata circa 83 miliardi di dollari. Quest’ultima consentirebbe infatti a Warner Bros. Discovery di proseguire con il piano di scissione delle reti via cavo, che include marchi come CNN, Discovery e Turner, senza stravolgimenti strategici.

La parola ora passa agli azionisti

La raccomandazione agli azionisti non è ancora definitiva e resta in attesa del via libera formale del consiglio di amministrazione, i cui tempi potrebbero allungarsi. Intanto il titolo WBD viaggia intorno ai 29 dollari, segnale che il mercato scommette su un possibile rilancio, soprattutto da parte di Paramount.

A complicare ulteriormente lo scenario è arrivato il passo indietro di Affinity Partners, il fondo di Jared Kushner, inizialmente schierato a sostegno di Paramount. Il gruppo ha motivato il ritiro con un cambiamento sostanziale delle condizioni dell’investimento, pur ribadendo la validità strategica dell’operazione.

Sul tavolo resta quindi l’offerta di Netflix, che prevede l’acquisizione delle principali attività di Warner Bros. – dalle grandi proprietà intellettuali come Harry Potter, DC Comics e Il Signore degli Anelli fino a HBO e HBO Max – lasciando però fuori Discovery. Una mossa che potrebbe ridisegnare profondamente gli equilibri dell’industria cinematografica e audiovisiva.