The Walking Dead: Daryl Dixon 3 - La storia purtroppo si ripete

Julian è l'ennesimo personaggio molto ben costruito e troppo presto eliminato

di Claudio Pofi

La terza stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon era tra le più attese dai fan, soprattutto per il ricongiungimento tra Daryl (Norman Reedus) e Carol (Melissa McBride). Il debutto regala infatti momenti intensi tra i due, finalmente soli sullo schermo mentre attraversano l’Eurotunnel e approdano in un Londra post-apocalittica, avvolta dalla vegetazione e da un silenzio inquietante.

Ma l’entusiasmo si spegne ben presto con l’introduzione – e l’immediata eliminazione – di un nuovo personaggio: Julian, interpretato da Stephen Merchant. Sopravvissuto solitario nella capitale britannica, con la sua ironia e vulnerabilità porta in pochi minuti freschezza e umanità. La sua storia, segnata da perdite e resilienza, lo rende subito memorabile.

Perché ripetere gli stessi errori del passato?

Eppure la serie decide di sacrificarlo quasi subito: durante una traversata verso l’America, Julian rimane ferito in una tempesta e muore, con un frettoloso funerale in mare che seppellisce anche l'impatto emotivo. Un’occasione sprecata, che ripete un errore noto della saga: introdurre personaggi dal notevole potenziale solo per usarli come meri strumenti narrativi e troppo presto abbandonati.

Il paragone con The Ones Who Live è inevitabile, dove interi gruppi venivano eliminati senza sviluppo. The Walking Dead ha sempre brillato grazie ai suoi comprimari fortiGlenn, Hershel, Negan – capaci di arricchire la trama. Con Merchant la serie avrebbe potuto costruire un trio inedito e dinamico insieme a Daryl e Carol, invece Londra perde subito la sua voce.