Sony paga caro i propri controller
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Dopo tre anni di battaglie legali, la corte Federale di Oakland, California, ha disposto da parte di Sony il risarcimento danni di ben 90.7 milioni di dollari in favore della Immersion Corporation, società fondatrice dalla funzione “rumble” utilizzata sui propri controller sia da Sony che da Microsoft La stessa corte federale ha inoltre ordinato, sul territorio statunitense, l'immediato blocco delle vendite di tutti i controller targati Sony (PSONE e PS2) e dei 47 giochi “rei” di fare uso della suddetta tecnologia (inclusi Tony Hawk's Pro Skater 3, Grand Theft Auto: Vice City e Gran Turismo 3). Ricordiamo che lo stesso procedimento legale investì tempo addietro Microsoft che, per evitare una causa infinita, nel 2003 preferì versare nelle tasche della Immersion la cifra di 26 milioni di dollari, acquisendone al contempo il 10% del pacchetto azionario. E' opportuno precisare che la questione è tutt'altro che chiusa, dato che il colosso nipponico ha già confermato di voler ricorrere in appello.