Prime indiscrezioni su NV25

di Redazione Gamesurf
Che il chip Xbox, siglato NV2A solo per evitare confusioni, fosse strettamente apparentato con NV25, lo si era saputo quasi fin dall'inizio, e quanto NV2A presenti aspetti simili al GeForce 3, cioè al famoso NV20, è certamente noto. La differenza principale tra NV2A e NV20 risiede nella presenza di una seconda unità di Vertex Shading che dovrebbe aumentare le capacità di gestione dei poligoni del chip. NV25 dovrebbe quindi chiudere questo gap, e portare anche sul PC una seconda unità di Vertex Shading. Probabile pare anche l'utilizzo di almeno 128 MB di DDR RAM sulle schede dotate del nuovo chip, e frequenze nell'ordine dei 300 MHz (la specifica iniziale, se ricordate, per il chip di Xbox, poi abbassata però a 250 MHz), permesse dalla tecnologia costruttiva a 0,13 micron. Altre caratteristiche aggiuntive, in questo momento, sono coperte da una coltre di incertezza. Ci si attende qualche supporto per le funzioni di DirectX 9.0, il cui rilascio dovrebbe seguire quello di NV25 stesso, ma sulla nuova versione delle API, a parte il supporto per NURBS (acronimo di Non-Uniform Rational B-Spline, delle rappresentazioni matematiche che permettono la gestione degli oggetti 3D), nulla è ancora noto, e qualche voce comincia a suggerire che NV25 potrebbe semplicemente essere una versione studiata sulla base di DirectX 8.1 (la versione di DirectX su cui si basano Xbox e Windows XP). Insomma, tutto lascia presagire che si proseguirà sulla strada dell'evoluzione lungo una via già ben tracciata.