L'usato riparte in Giappone
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Le recenti modifiche alla struttura legislativa giapponese in merito alla rivendita di software (e CD audio, DVD o altro materiale registrato su simile media) hanno di fatto riportato alla legalità il settore della vendita di videogame usati. In precedenza lo stesso governo giapponese aveva dissuaso negozi e utenti singoli dall'avviare questo tipo di commercio. Molti lettori ricorderanno infatti il simbolo No Resale posizionato sul retro del materiale import, chiara indicazione dell'illegalità di questo atto secondo la legislazione giapponese. Come indice dell'avvenuto cambiamento, la catena di rivenditori Tsutaya, uno dei marchi leader nel settore, ha annunciato l'apertura di una sezione dedicata al software usato a partire dal mese prossimo: al fine di non suscitare particolari "attenzioni" da parte governativa, il rivenditore renderà disponibili dapprima i titoli facenti parte del magazzino o considerati ormai fuori mercato.