James Gunn ha cestinato un film DCU - Sospetti e certezze

Non è la prima volta che Warner butta nella spazzatura operazioni anche ampiamente avviate, come accaduto qualche anno fa con Batgirl, così come da tempo è in atto una politica di austerity quanto a budget e scelte produttive. Per questo risulta meno sorprendente la scelta di James Gunn di cancellare un film già approvato per il nuovo Universo DC, nonostante avesse già regista, sceneggiatura e sviluppo avanzato. A rivelarlo è stato lo stesso Gunn in un’intervista alla NPR, spiegando i motivi dietro lo stop.

“Siamo arrivati alla terza versione del copione e non migliorava. Era fermo. E ho detto: Non possiamo fare questo film. Non è buono”, ha dichiarato. Gunn ha sottolineato che anche con un buon team creativo non sempre il progetto può funzionare: “Tutti ne uscirebbero male: regista, sceneggiatore, e noi. Meglio fermarsi ora che deludere dopo”.

Altro progetto avanzato senza più futuro

Sebbene non abbia rivelato il titolo del film, molti hanno ipotizzato si trattasse di Sgt. Rock di Luca Guadagnino, ma Gunn ha smentito: quel progetto è ancora attivo. I sospetti quindi sono passati a Swamp Thing, che aveva James Mangold alla regia, ma manca la conferma ufficiale.

Questa scelta mostra il tentativo di mantenere l’alto standard qualitativo che Gunn e Peter Safran stanno imponendo al nuovo DCU. Un gesto ormai non più raro a Hollywood, dove – come dice Gunn – spesso si preferisce dire “sì” pur di non deludere. Il nuovo corso DC sembra voler evitare gli errori del passato con un approccio più selettivo e rigoroso.

Sarà, ma per il momento il tanto atteso nuovo Superman (qui trovate la nostra recensione completa), tra critiche positive ma anche numerosi detrattori, viaggia sui 260 milioni e rotti di dollari incassati worldwide (dai quali vanno ancora detratti i pesanti costi marketing), contro i 225 milioni di investimento: per il momento non è esattamente quello che si può definire un successo commerciale.