I videogiochi combattono le dipendenze?

di Tommaso Alisonno

Una ricerca svolta dal Consiglio Svedese per l'Informazione su Alchool e altre Droghe ha rivelato che il fenomeno dell'uso di queste sostanze nei giovani é in regressione. Su un campione di 46.000 soggetti, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, il 55% ha affermato di fare uso di alchool o droghe.


Questa percentuale é la più bassa da quando l'agenzia ha iniziato lo studio nel 1971: solo dieci anni fa l'indice toccava il 77%. Il trend sembrerebbe inoltre essere in linea con studi analoghi svolti da altre nazioni del Nord Europa e del Nord America, indicando pertando un fenomeno internazionale. Interessante é il fatto che, tra le varie ipotesi avanzate dagli esperti, gode di molta credibilità quella secondo cui questa regressione sia dovuta alla diffusione di Internet e dei Videogiochi.


La tesi, secondo gli studiosi, troverebbe conferma anche nel fatto che la percentuale risulti più alta negli esaminati di sesso femminile, il 59%, laddove l'hobby risulta più diffuso tra i maschietti che non tra le femminucce. All'affermazione fa eco Anna Carlstedt, capo dell'organizzazione per la Sobrietà IOGT-NTO, la quale afferma che in generale coltivare un hobby incoraggi una cultura di attenzione: "Quando giochi ad un videogioco o suoni con la tua rockband - afferma la Carlstedt - essere ubriachi non funziona. E' incredibilmente positivo."