Aldo Cazzullo: troviamo un vaccino per i videogames
La disinformazione legata al mondo dei videogiochi si arricchisce oggi di un nuovo episodio: il vaccino per i videogames.
Questo il messaggio (qui trovate l'articolo integrale) che Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera, rivolge -nel blog "Io Donna"- ai suoi lettori: "dobbiamo fronteggiare insidie un tempo sconosciute. La vera piaga dell’infanzia e dell’adolescenza di oggi sono i giochi elettronici".
Il giornalista, pur riconoscendo di vivere in "un'epoca infinitamente più fortunata", paragona i videogiochi (o meglio, una parte di essi) ad una droga che allontana i giovani dallo studio, dalla lettura e persino dalla tv, rendendoli dei veri e propri alienati.
Cazzullo, nelle fasi conclusive del suo articolo (sembrerebbe con vena nostalgica), ci concede il suo personale punto di vista riguardo l'evoluzione videoludica degli ultimi decenni:
"Pare passata un’era geologica dai primi videogames, quelli con i marzianetti che apparivano così facili da abbattere. Invece i marzianetti si sono riprodotti ed evoluti. E vogliono rapirci i figli. Senza che noi genitori si disponga di un manuale, di un antidoto, di un vaccino per respingerli, o almeno per somministrarli a piccole dosi."
Un ottimo "vaccino", giusto per dire la prima cosa che ci viene in mente, potrebbe essere quello di passare più tempo con i propri figli.