Battlefield 2042, scendono in campo i bot

Per riempire un matchmaking grande, occorre un bacino d'utenza grande. Oppure un grande ricorso ai CPU.

Battlefield 2042, l'ultimo capitolo della storica serie shooter, è stato annunciato da Dice lo scorso 9 giugno e si è presentato al mondo sfoggiando una feature molto ambiziosa come biglietto da visita: un multiplayer che promette battaglie per 128 giocatori contemporaneamente. Ma riuscire a garantire costantemente un numero così elevato di partecipanti in ogni circostanza, soprattutto quando non si è ancora certi del successo che riscontrerà il titolo, appare tutt'altro che scontato; per evitare brutte sorprese, gli sviluppatori hanno già pensato alle misure da adottare nel caso in cui il server sia poco popolato.

Intervistato da The Verge, il publisher EA ha ammesso che nelle battaglie per le quali il server non riesce a trovare 128 giocatori, verranno utilizzati dei bot per riempire i posti vacanti. I personaggi controllati dalla CPU potranno arrivare addirittura ad essere 64, cioè in proporzione 1/1 con gli umani. EA ha aggiunto che il ricorso ai bot non sarà una opzione, in quanto verrà imposto a tutti, ma sarà solo uno scenario eventuale, poiché la priorità verrà ovviamente data alle persone in carne ed ossa.

Ad essere sinceri, fa un po' storcere il naso sapere che i numeri importanti del multiplayer riceveranno una "pompatina" artificiale, ma il punto fondamentale della questione è probabilmente legato a quanto sarà affinata l'intelligenza di questi bot, che si spera sia abbastanza elevata da non far rimpiangere la mancanza delle controparti viventi. Ricordiamo che Battlefield 2042 uscirà il 22 ottobre su Playstation 4 e 5, Xbox One e Serie X, PC.