The Elder Scrolls IV: Oblivion

di Tommaso Alisonno
Ancora una volta la Bethesda srotola una delle sue pergamene antiche, e il mondo stupisce: successe con la vastità di Daggerfall, si ripeté con l'immensità di Morrowind, e di nuovo accade all'E3 con il primo video della successiva. Siamo alla quarta, questa volta, ed il suo nome è di battaglia è Oblivion. Qualche accenno di storia prima di gettarci a capofitto nelle prime impressioni tecniche. L'imperatore di Tamriel, individuo dalla natura molto discussa (uomo o demone? Guerriero o stregone?), è morto. L'impero, non più legato dalla sua autorità (o tirannia che dir si voglia), non riesce più a mantenere la coesione, ed i vari staterelli (Daggerfall, Sentinel, Morrowind, eccetera) si scagliano l'un l'altro in una guerra civile per raggiungere il predominio.


Contemporaneamente, i portali che conducono al reame di Oblivion (se preferite chiamarlo Inferno, fate pure) si spalancano simultaneamente in tutti gli angoli del continente, vomitando sulla terra ignara un esercito incontrollato di creature demoniache. In questo scenario di crisi, tumulto, disordine ed incubo, un eroe (il protagonista) è chiamato a compiere una disperata missione alla ricerca dell'erede scomparso al trono imperiale, impresa che potrebbe riportare la pace e l'ordine sulla terra. Il gioco è previsto sulla carta come multipiattaforma, ma finora solo l'uscita della versione Xbox360 è stata ufficializzata per il prossimo inverno. Tecnicamente parlando, il filmato visto alla presentazione Microsoft ha stupito ancora più degli screenshot da mesi presenti sul sito ufficiale: sembra quasi che i grafici di Bethesda abbiano stretto un patto con gli spiriti della natura per convincerli a tramutarsi in pixel e infilarsi dentro il supporto ottico, tanto la realizzazione degli ambienti è fedele, fluida, mobile, neanche respirasse veramente al passaggio dei personaggi. Ma ovviamente lo stupore non si ferma a così poco: anche solo una manciata di secondi al cospetto dell'ombra in tempo reale di uno scheletro in movimento (avete idea di quanti poligoni ci sono in uno scheletro?) sono stati capaci di mozzare il fiato agli spettatori, senza contare il dettaglio dei modelli e delle textures, tanto dei personaggi quanto delle strutture.



Intervistato, il produttore esecutivo Todd Howard ha dichiarato che "Per quanto Oblivion sarà uno dei giochi graficamente più accattivanti mai realizzati, la sua pregevolezza tecnica non si fermerà a questo, offrendo al giocatore un'immersione completa in un intero mondo fantasy, interessante tanto da giocare quanto anche solo da esplorare." Di meno d'altronde non potevamo aspettarci da una software house che fatto della liberta d'azione al servizio del giocatore il suo più ferrato cavallo da battaglia. L'annuncio che l'intelligenza artificiale, il cosiddetto sistema Radiant, dovrebbe garantire un comportamento dei PNG estremamente verosimile, praticamente da vita reale, ha fatto gioire tutti coloro che sono rimasti un po' delusi dalle routine piuttosto vaghe dei cittadini di Morrowind. Queste sono le informazioni preliminari che possiamo darvi al momento attuale, con solo una manciata di comunicati stampa ed un filmato a nostra disposizione. Attendete con noi la presentazione ufficiale per ulteriori informazioni.