Resident Evil Requiem: l'anteprima del nuovo survival horror Capcom
Abbiamo provato il nono episodio della saga Capcom: atmosfere terrificanti, RE Engine potenziato e Grace Ashcroft protagonista
Capcom prepara l’arrivo del nono capitolo di Resident Evil con un mix curioso: atmosfere da survival puro, tecnologia RE Engine tirata a lucido e un’idea di livello “aperto” che potrebbe cambiare il ritmo della serie.
La cornice è chiara. Resident Evil Requiem è il nono episodio mainline della saga, sviluppato con il RE Engine e diretto da Koshi Nakanishi (già al timone di RE7), in uscita su PS5, Xbox Series X|S e PC il 27 febbraio 2026. Annunciato al Summer Game Fest 2025, punta a un single player survival horror senza fronzoli, con Capcom che parla di “storia ricca di personaggi” e di un’immersione spinta anche sul fronte tecnico.
Capcom ha presentato Grace Ashcroft, agente federale coinvolta in un’indagine che sprofonda rapidamente nell’orrore, un nome nuovo, utile a scuotere la serie e ad allargare l’immaginario oltre i volti storici. Sul fronte vecchie glorie, i rumors sono roventi: diverse fonti sostengono che Leon S. Kennedy ricoprirà un ruolo pesante, forse l’ultimo “grande” della sua carriera. Ma bando a rumors e voci di corridoio passiamo a quello che abbiamo potuto vedere in circa un ora di test.
Gameplay e meccaniche: prima (e terza) persona, puzzle e tensione costante
La nostra prova è stata breve ma abbastanza significativa. Ci siamo svegliati nei panni di Grace imprigionata in una stanza di una casa sconosciuta e dopo esserci liberati dalle catene il nostro primo pensiero è stato abbastanza semplice: fuggire! Precisiamo subito che Resident Evil Requiem si può giocare in prima o terza persona, ma per avere più coinvolgimento è consigliabile giocarlo in prima persona, cosa che naturalmente abbiamo fatto.
Senza entrare troppo nel dettaglio ed evitare spoiler anche minuscoli, ci limiteremo a dire che l’atmosfera è davvero ricca di tensione, soprattutto per il fatto che il girovagare per le stanze è accompagnato da ogni sorta di scricchiolio, lamento o qualsiasi altro rumore sinistro vi venga in mente, cose che tutte insieme vi faranno stare costantemente in allerta.
Per tentare di fuggire è stato necessario aprire porte particolari con chiavi ancora più particolari da trovare esplorando con attenzione ogni stanza aprendo tutti i cassetti e gli armadi, riparare circuiti rotti con componenti presi da altri dispostivi e raccogliere ogni tipo di oggetto perché non si sa mai quando avrebbe potuto tornarci utile, e così abbiamo fatto. Il nostro migliore amico è stato un accendino che ha illuminato le zone buie di alcune stanze aiutandoci non poco nel capire cosa fare. Non vi preoccupate, diventerà anche il vostro di migliore amico.
Durante la prova non sono mancati i sobbalzi e colpi di scena, ma siamo riusciti ad arrivare al boss del livello che abbiamo potuto superare studiando un po' i suoi movimenti e alcuni pattern di attacco, anche se non è stata una cosa proprio immediata e siamo morti più volte, segno che RE Requiem non sarà un gioco semplice, quindi preparatevi a vedere morire più volte il vostro personaggio nel tentativo di capire come risolvere le varie situazioni. Graficamente abbiamo potuto constatare che il gioco è impressionante, e se avrete il tempo (senza morire) di soffermarvi a vedere i dettagli di alcuni cadaveri o dell’arredamento circostante sarete più che appagati.
Requiem si presenta quindi come un capitolo che i fan della serie aspettavano da tempo, perchè sotto la superficie di un gioco graficamente al passo con i tempi si nasconde l'anima pura del survival horror che Capcom ha saputo inventare, e forse l'azione meno esplosiva e una maggiore tensione psicologica possono essere quegli elementi in grado di dare una svolta definitiva alla nuova deriva che la serie merita da tempo.
Quello di Grace Ashcroft come nuova protagonista del gioco non è un mero espediente narrativo, ma un tentativo di rinnovare la formula senza tradire l'identità storica della serie. Se poi i rumors in merito all'intervento di Leon si dovessero rivelare fondati, allora potremmo assistere ad un epocale passaggio di consegne.
Insomma, anche se il 27 Febbraio 2026 è ancora lontano, abbiamo trovato tantissimi elementi di interessa in questo nostro breve viaggio su Resident Evil Requiem. Il RE Engine ha mostrato ancora una volta la sua potenza al servizio dell'orrore e il level design che abbiamo potuto ammirare ha lasciato intravedere il giusto equilibrio tra l'esplorazione libera e quell'esperienza filoguidata che ha fatto da sempre la fortuna della saga.
Preparatevi, perchè sembra proprio che Requiem non farà sconti a nessuno.