Lara Croft and the Temple of Osiris

di Andrea Zabbia
Annunciato un po' in sordina rispetto al fratello maggiore Rise of the Tomb Raider, Lara Croft and the Temple of Osiris é il secondo titolo dedicato alla bella archeologa che Crystal Dynamics ha presentato durante lo scorso E3 2014. Seguito di Lara Croft and the Guardian of Light, questo nuovo spin-off sembra riproporne le stesse meccaniche di base, ovviamente migliorate sotto diversi aspetti. Scopriamo insieme cosa ha portato l'affascinante tombarola nuovamente in Egitto.


Ci sono un'archeologa, un cacciatore di tesori e due divinità egizie...



Questa nuova avventura di Lara si svolge presso il Tempio di Osiride, a lungo celato dalle sabbie della terra dei faraoni. La nostra eroina riesce a varcare le porte del sacro luogo giusto in tempo per scoprire che Carter Bell, cacciatore di tesori e rivale dell'archeologa, sta già al suo interno, alla ricerca del Bastone di Osiride. Sotto i suoi occhi, l'avido saccheggiatore di tombe rimuove la potente reliquia dal suo legittimo posto, scatenando eventi dai possibili risvolti catastrofici. Seth, fratello malvagio della divinità a cui il tempio é dedicato, si risveglia e lancia su entrambi una potente maledizione. Fortunatamente anche Horus e Iside, rispettivamente figlio e consorte di Osiride, vengono liberati dalla loro prigionia e offrono ai due esploratori il proprio supporto. Toccherà a questo bizzarro gruppo mettere a posto le cose, costretto a cooperare per poter fermare l'oscura minaccia rappresentata dalla divinità del caos.



La trama di questo gioco sembra quindi riproporre una situazione classica al genere, con avventurieri che scherzano con manufatti che non dovrebbero toccare, dando così vita ad eventi terribili e disastrosi. Questo é ciò che tutti ci aspettiamo da un titolo legato al brand Tomb Raider e sembra che le premesse per una buona narrativa ci siano. Crystal Dynamics ha voluto strizzare l'occhio ai fan più accaniti, permettendo loro di tornare ad esplorare luoghi antichi e suggestivi. La terra delle piramidi é stata inoltre una delle ambientazioni più apprezzate tra quelle presenti nei titoli sviluppati da Core Design, riproporla farà sicuramente la gioia di molti. Come se non bastasse, é stato inoltre confermato che la voce di Lara in questo episodio sarà quella di Keeley Hawes, doppiatrice storica del personaggio. Niente Camilla Luddington, quindi, e possibile ritorno di Elda Olivieri nella sala di registrazione, per la felicità degli appassionati italiani che ne sentivano la mancanza. Miss Croft in questo gioco non sarà infatti la ragazza inesperta che abbiamo conosciuto nel recente reboot, ma quella temprata dalle mille esperienze della sua carriera d'archeologa. Non può che far piacere il notare come il “passato” della saga non sia stato completamente cancellato e che sia stata concessa questa piacevole possibilità di continuare a viverlo.

Amici o nemici?



Il gameplay del titolo riprende le basi di quello già visto in Lara Croft and the Guardian of Light. Il prodotto in questione é un action/adventure in visuale isometrica con meccaniche shooter e platform ben mescolate tra loro. Il gioco scorre in maniera veloce e frenetica, tra trappole mortali da evitare, mostruose creature da abbattere, enigmi ambientali e svariate piattaforme su cui arrampicarsi. Non mancheranno inoltre un gran quantitativo di segreti da sbloccare, un ampio arsenale da utilizzare, diversi poteri con cui potenziare i propri personaggi e un sistema a punteggi che permetterà all'utente di impegnarsi per migliorare di volta in volta il proprio record. Questo giusto mix tra marchi di fabbrica del brand Tomb Raider e uno stile arcade leggermente “old school”, ma allo stesso tempo molto fresco, sembra capace di poter offrire diverse ore di sano divertimento.

Il piatto forte comunque é rappresentato dalla modalità multigiocatore. L'utente potrà ovviamente affrontare l'intera avventura in solitaria, ma in tale maniera rinuncerebbe alla feature più interessante che questo Lara Croft and the Temple of Osiris ha da offrire. Fino a quattro giocatori possono unirsi per esplorare il tempio e superare insieme le minacce presenti al suo interno. Le possibilità che concede il multiplayer sono diverse e dipendono molto dal tipo di persone con cui ci si ritrova a condividere l'esperienza di gioco. Sta infatti a chi si trova con il joypad in mano decidere se collaborare attivamente con gli altri tre alleati o se in un certo senso sfidarli e metterli in difficoltà. Cosa sarà meglio fare? Condividere tutto il bottino trovato e proseguire serenamente con la propria combriccola o tendere loro un'imboscata nel momento più propizio e rubare tesori e reliquie?

vimager1, 2, 3
Ognuno può rispondere a questa domanda in maniera diversa, ma inutile dire che se si esagera nel tradire i propri compagni, poi questi potrebbero vendicarsi e lasciare indietro la mela marcia durante le situazioni più ostiche, o peggio, cacciarla dalla partita. Sembra inoltre che alcune zone siano raggiungibili solo previa collaborazione con il gruppo, visto che alcuni personaggi possiedono abilità particolari che permettono loro di raggiungere zone inaccessibili agli altri. meglio quindi non alzare troppo la cresta e non esagerare con le malefatte, perché si sa, il crimine non paga. In ogni caso, con un sistema drop-in/drop-out online e locale, ognuno può decidere come affrontare questo gioco, vivendo situazioni sempre diverse e stimolanti.

Scot Amos, produttore esecutivo presso Crystal Dynamics, si é detto felice di poter sviluppare questo titolo per le nuove ammiraglie di Sony e Microsoft. La potenza offerta da PS4 e Xbox One ha permesso al team di creare ambienti suggestivi ed effetti grafici degni di nota. Questa é una buona notizia, in pochi potevano immaginare che Lara Croft and the Temple of Osiris non fosse un titolo cross-gen, ma a questo punto é lecito aspettarsi un comparto tecnico molto solido e capace di bene rappresentare ogni dettaglio presente su schermo.