Beyond: Due Anime

di Tommaso Alisonno
La fuga prosegue con un'arrampicata su un costone di roccia, sempre gestita da QTE, e con il furto di una motocicletta, non senza l'aiuto di un diversivo creato da Aiden. Una piccola sezione di guida, tallonati da un elicottero, termina in un posto di blocco che Jodie deve superare trasformandosi in una vera e propria palla di cannone protetta da Aiden. Lo scenario finale é la cittadina di Breaktown: lì Jodie lascerà Aiden libero di causare tutta la devastazione che vuole, assumendo il controllo dei cecchini della SWAT perché uccidano i loro compagni, facendo saltare in aria le auto, soffocando i poliziotti, fino a portare l'elicottero a schiantarsi su tutti i nemici.

...e se le cose non andassero così? Abbiamo provato a cercare qualche alternativa, e queste non sono mancate. Sul treno, per esempio, abbiamo trovato due vie di fuga: il finestrino nel corridoio o la botola sul soffitto del bagno; la seconda é più facile da aprire e agevole per arrampicarsi, ma per raggiungerla occorrerà prima superare alcuni poliziotti. Lo scontro coi cani, come accennato, é più complesso, e in caso di errore Jodie si troverà immobilizzata: in quel caso dovrà intervenire Aiden per spaventare gli animali.



Ancora: per creare un diversivo, l'entità prende possesso di un poliziotto a cui può far guidare un'auto avanti e indietro contro i guard-rail oppure imbracciare uno shotgun e sparare all'aria. Fin qui differenze abbastanza limitate, oseremmo dire circostanziali, ma che dire del fatto che, se sbagliate passi “importanti”, Jodie potrebbe essere catturata dalla SWAT prima di arrivare a Breaktown? Senza soffermarci ulteriormente nei dettagli, possiamo dirvi che si aprirà uno scenario parallelo completamente differente in cui la ragazza e il suo “angelo custode” dovranno ancora una volta tentare la fuga.

Un'ultima nota sul sistema di controllo: come già detto, questo é in linea di massima omologato nei combattimenti di Jodie (slow-motion e analogico destro) e fa uso di QTE alla bisogna (combattimenti particolari, arrampicate, utilizzo rapido di oggetti circostanti); occasionalmente, anche il motion-control avrà il suo lavoro. Nelle situazioni meno concitate, la ragazza può esplorare l'ambiente, eventualmente interagendo tramite il comando generico dell'analogico destro.



Più “standardizzati” i comandi di Aiden, che potrà svolazzare libero in giro ma interagire solo con determinati elementi segnalati: gli oggetti potranno solo essere scagliati con un movimento ”a fionda”, mentre per le persone le cose cambiano da caso a caso: alcune potranno essere solo infreddolite, altre uccise col soffocamento (perché ci viene in mente un tipo con casco e mantello neri?), altre ancora possedute - ed é solo per queste che il sistema varierà caso per caso.

Per quanto riguarda il contesto emotivo, la parte testata ha già trasmesso diverse sensazioni. Nella sessione con la Jodie bambina si avverte noia e rassegnazione, ma anche paura e terrore nei confronti di un'entità che in qualsiasi momento può andare “in berserk” e su cui lei non ha alcun controllo reale. Nella parte in cui Jodie é più adulta, il rapporto con Aiden é di mutuo sostegno: lo spirito si comporta più come un bambino e tende ad obbedire alla sua “sorellona”, sebbene dotato di poteri ancora più spaventosi, forse perché all'occorrenza lei non cerca di “limitarlo” ma anzi lo lascia libero di scatenarsi. Ma ovviamente, dovremo avere un rapporto più lungo con l'opera prima di giudicarla: quello che ci rimane, ora, é una grande curiosità, forse ancora più grande di quella che avevamo prima...