Abbiamo provato skate. in anteprima!

Benvenuti a San Vasterdam

di Claudio Magistrelli

Quando ero bambino ero riuscito a farmi comprare dai miei genitori lo skateboard delle tartarughe ninja: non sapevo usare lo skate, ma mi piacevano un sacco le TMNT. Oggi non so dove sia quello skate, non ho mai imparato a usarlo, ma le tartarughe ninja mi piacciono ancora molto. Nel frattempo però lo skatebording è passato da moda passeggera e elemento portante della street culture, ma anche caposaldo del videogioco con diversi giochi dedicati alla disciplina.. Dopo l’epoca d’oro dei 2000, però, skate e joypad si sono lentamente separati. Il 2025 però è l’anno giusto per rianimare il loro rapporto: il 16 settembre infatti arrivaper tutti all’Early Access (gratuito) di skate., nuovo capitolo della saga sviluppato da Full Circle (e pubblicato sempre da EA) che prova la formula dell’open world online

La street culture non ha un prezzo

Dopo un decennio di attesa, dunque, skate. ritorna e lo fa con una formula pensata per aprire le porte del suo mondo a quante più persone possibili: il free-to-play. Dal 16 settembre infatti sarà possibile giocare gratuitamente su PC, PlayStation e Xbox (di nuova e vecchia generazione) all’Accesso Anticipato di skate., che nelle intenzioni degli sviluppatori proseguirà finché il contribuito dei giocatori non li avrà aiutati a giungere a un versione definitiva del gioco, indicativamente nel giro di un anno Le novità non mancano e il feedback dei giocatori aiuterà Full Circle a tararle secondo i gusti della community. L’idea è che la versione finale possa essere un’evoluzione di quanto visto in Accesso Anticipato, con nuove missioni, sfide ed eventi live (magari brandizzati da sponsor), mantenendo in ogni caso la formula del free-to.play. 

San Vasterdam è la città dello skate

Inutile girarci attorno, al centro del nuovo skate. c’è San Vasterdam, la capitale dello skate inventata da Full Circle per ospitare i giocatori del proprio mondo virtuale. La frenetica metropoli digitale è divisa in quartieri, quattro per la precisione, ciascuno con un proprio stile, ma anche con un proprio ruolo nell’economia del gioco, sempre in movimento e in continua evoluzione, dove è possibile trovare eventi piccoli e grandi, che interessano solo un isolato o la città intera, seguendo il corso naturale delle stagioni

Il punto di partenza è Hedgemont dove veniamo accolti da Vee, il nostro companion digitale, sempre pronto e disponibile a illustrarci le attività disponibili in città, ma soprattutto a insegnarci a guardare al panorama urbano con gli skater eyes, gli occhi dello skater, ovvero lo sguardo di chi riesce a vedere una possibilità di trick anche negli oggetti quotidiani che decorano la città. È da questo punto di partenza che si inizia a prendere confidenza con le sfide, a tempo o a punti. C’è ovviamente uno skatepark, sotto il ponte, e una Skateway, una passerella sopraelevata che fa il giro di tutto il quartiere. Ma il cuore di San Vasterdam pulsa al Gullcrest Village, dove si trova la House of Rolling Reverence, vecchia chiesa sconsacrata e riadattata a paradiso degli skater dove si può volteggiare tra le volte e le vetrate decorate. O magari attraverso le vetrate, lanciandosi dalla folle rampa naturale che si trova nel parcheggio all’esterno. 

Ma non è finita qui. Muovendoci verso downtown troviamo il Market Mile: qui edifici altissimi si affacciano sulle coste della città, ammirabili anche dalla passerella sopraelevata; ma nessuno vi impedisce di godervi il panorama anche da più in alto sfruttando rampe e salite che gli edifici mettono a disposizione. Ovviamente, il Consiglio cittadino ha previsto anche in quest’area un paio di skate park di alto livello, ma il nostro preferito è quello a Brickswich, sul lungomare. Si tratta del quartiere dello stadio, ma per assistere a prestazioni eccezionali qui basta fare due passi per strada: non è così raro in fatto assistere a voli e trick incredibili tra i tetti dei grattacieli che circondano la struttura sportiva. 

Flick-It, Babe!

Insomma, lo skate. del 2025 è piuttosto diverso da come ce lo ricordavamo. Sfrecciare in città tra missioni e sfide insieme ad altri 149 giocatori su un server è un'esperienza che non ha moltissimi punti di contatto con i capitoli passati. Certe cose invece non cambiano mai, o meglio evolvono, come il Flick-It System, l’iconico sistema di controllo divenuto nel tempo marchio di fabbrica della serie che è stato rivisitato e affinato dagli sviluppatori di Full Circle per renderlo ancora più fluido e immediato. Alla base c’è sempre la fisica: i trick si eseguono con lo stick destro del pad (indispensabile anche su PC), ma il successo è legato a una serie di fattori che cambiano per ogni singolo esercizio sulla base di altezza, posizione del corpo, inclinazione, etc.. Per quanto sembri complicato a parole, in pratica risulta tutto piuttosto naturale e anche se non siamo degli assi della tavola con le rotelle non ci è voluto molto tempo per (ri)prendere confidenza ed esibirci in trick e acrobazie in giro per la città. Ed è davvero divertente farlo mentre intorno a noi altri giocatori si godono la città dello skate, chi girandola in relax, chi lanciandosi da ogni rampa a disposizione. 


Ovviamente in un progetto di questo genere il supporto della community sarà fondamentale e se per scoprire come gli appassionati di skate accoglieranno la svolta della saga targata EA, Full Circle ha già pensato ad alcuni strumenti destinati proprio a supportare lo sviluppo di una comunità. A partire dal Quick Drop, che consente di modellare la città aggiungendo elementi come rampe o panchine, da soli o in compagnia degli altri giocatori. O la modalità Spectate, che permette semplicemente di osservare le gesta di un altro giocatore sul server ed eventualmente raggiungere istantaneamente grazie allo Spectaport. E sono pronto a scommettere che una volta aperti ufficialmente i cancelli fioccheranno gli eventi a tema nei diversi parchi cittadini, magari (anzi, probabilmente) anche sponsorizzati, sul modello di altri sandbox online. Ma se in mezzo a così tanta gente temete di finire confusi nella folla, non temete, le possibilità di personalizzazione abbondano, dai calzini ai cappellini, fino agli adesivi e ai numerosi accessori e abbellimenti per la vostra tavola. Persino la musica dopo qualche tempo rispecchierà i vostri gusti, grazie alla possibilità di mettere like alle tracce preferite. 

San Vasterdam dunque è la città perfetta? Forse sì, anche se qualcuno non ne apprezza moltissimo lo stile, troppo rileccato, hipster e fighetto e forse un po’ lontano dalla cultura street e urban. Ma a San Vansterdam c’è posto per tutti gli stili e l’apertura delle porte a tutti i giocatori il 16 settembre rappresenterà la vera cartina tornasole del successo di skate. L’appuntamento è tra qualche giorno, dunque; iniziate a lucidare gomitiere e ginocchiere per farvi trovare in forma smagliante. Ci si becca sulle rampe di San vasterdam!