Dentro la mente di Bill Gates

Genio assoluto o astuto manipolatore capace di appropriarsi delle idee altrui? La carriera di Bill Gates ha sempre vissuto su queste due facce della medaglia. Da una parte chi ha sempre esaltato le sue capacità di programmatore e leader della Microsoft, dall'altra chi non gli ha mai perdonato di aver "rubacchiato" idee da altri geni del settore, primo fra tutti un certo Steve Jobs. Quello che mette tutti d'accordo è, invece, la figura di Gates come filantropo, capace di donare miliardi di dollari alla ricerca medica, allo sviluppo di nuove tecnologie e come finanziatore di innovative startup.

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Ed è proprio su questa figura, forse ancora sconosciuta al grande pubblico, che verte il documentario "Dentro la mente di Bill Gates" realizzato da Netflix e disponibile da Venerdi 20 Settembre sulla piattaforma di streaming più conosciuta del mondo. Tre parti, oltre 150 minuti di girato che mostrano un Gates impegnato a risolvere i problemi di un mondo che facciamo finta di non vedere. Dalla creazione di servizi igienici utili per aiutare le popolazioni più povere di Africa e India, o in prima linea per debellare la poliomielite, che ancora miete vittime nelle aree più povere del nostro pianeta. Il tutto a suon di miliardi di dollari che Bill e sua moglie Melinda devolvono in prima persona attraverso la loro fondazione, o attraverso altri miliardari filantropi come Warren Buffet.

Di sicuro quello che emerge è la figura di uomo che non si limita a staccare assegni e godersi il successo dall'alto della sua torre d'avorio. Al contrario, Bill e Melinda si impegnano in prima persona a verificare la fattibilità delle loro idee, a studiare assieme ad ingegneri e ideatori la sostenibilità dei progetti, a contrattare con i governi dei paesi coinvolti. Molti dei quali devono avere a che fare anche con lo spettro del terrorismo, che rallenta o impedisce direttamente la soluzione dei problemi.

Dentro la mente di Bill Gates offre una visione a 360 gradi dell’imprenditore e dell’uomo, della sua infanzia da genio della matematica, della sua amicizia con l'altro fondatore di Microsoft, Paul Allen, scomparso nel 2018.  Ne emerge una figura inedita e sfaccettata, senza enfatiche e inutili esaltazioni della sua opera. Del resto, Microsoft è stata capace di attraversare crisi e cambiamenti con l'abilità di saper mutare pelle e orizzonti al cambiare delle logiche di mercato, anche senza la presenza costante di Gates, che si è ritirato dal suo ruolo di CEO da più di 10 anni.

Dentro la mente di Bill Gates

Affascina e sorprende vedere l’avidità di sapere di un uomo la cui più grande paura è quella che il suo cervello smetta di funzionare. Ed è per questo che Gates non muove un passo senza la sua pila di libri che lo accompagnano dappertutto. Ogni momento libero (e sono davvero pochi), lo dedica alla lettura, all’apprendimento di nuove cose che possono essergli utili per i suoi prossimi progetti. E quando la pressione inizia a essere incontrollabile, si concede una della sue “Think Week”. Si chiude in una piccola casetta in riva ad un lago, senza distrazioni con i suoi libri, i suoi blocchi per appunti e una montagna di Coca Cola. Letteralmente. Gates è forse l’esempio vivente su come si possa arrivare in ottima salute a 63 anni mangiando hamburger e ingurgitando litri di Coke.

Molto interessanti anche gli aneddoti raccontati da sua moglie Melissa, che parlano proprio della parte più “umana” di Bill Gates, della sua figura di marito e padre, e delle difficoltà nel riuscire a far conciliare tutte queste cose nella prima parte del loro matrimonio. Molto simpatico l’aneddoto relativo al primo approccio di Gates, che chiese alla sua futura moglie un appuntamento per i successivi 15 giorni? La stessa romanticheria che si può avere nel prenotare un campo di calcetto, non trovate? Ad ogni modo, è la stessa Melissa a garantire sull’impegno di suo marito anche tra le mura domestiche, come compagno e padre. Insomma, non c’è problema che Bill Gates non riesca a risolvere e non ci resta che affidarci (anche a lui), per trovare la giusta chiave per curare i mali del nostro mondo.

Dentro la mente di Bill Gates