Last Day of June

Last day of June (Ovosonico) è il primo dei titoli della lineup di 505 Games per questa estate, un gioco che dovrebbe essere mostrato proprio in queste ore oltreoceano e sicuramente non mancherà di far voltare qualche testa persino in un evento caotico come questo E3 2017 -che, fra grandi promesse e per la prima volta aperto al pubblico, promette di essere quanto mai caotico. Per questo Gamesurf è stata invitata presso la sede di Digital Bros a Milano, dove 505 Games ci ha voluto concedere una anteprima rilassata e lontana dai riflettori.

Descritto come un “emotional puzzle adventure”, Last day of June è un titolo che va ad inserirsi nella vasta corrente di prodotti esperienziali/narrativi caratterizzati da una storia profonda e delle meccaniche di gioco intuitive e costruite attorno ad un solo obiettivo: l’immersione del giocatore in un contesto emizionale. Last day of June nasce da una canzone sentita per caso dal fondatore di Ovosonico, Massimo Guerini: Drive Home, di Steven Wilson, il cui mood ha ispirato Massimo nella sfida di tradurne il mood nostalgico nel medium videoludico.

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Ovosonico conferma il debito artistico nei confronti dell’animazione cinematografica: se Murasaki Baby pescava a piene mani dall’immaginario di Tim Burton, Last day of June sembra un titolo uscito direttamente dalla scuola Pixar sia per quanto riguarda il character design di immediato impatto emotivo che nei giochi compiuti nell’uso dei colori (che grazia ad una sapiente manipolazione delle tonalità e della saturazione contribuiscono a delineare i diversi momenti del gioco grazia ad un dualismo fra caldo/freddo, saturo e scialbo).

Il gioco racconta la storia di Carl e June, una dolce coppietta timida ed impacciata, e dell’incidente d’auto che ne sconvolge le esistenze -togliendo la vita a June e lasciando Carl solo e disabile. Nei panni di Carl, sopravvissuto e costretto ad elaborare il lutto e la colpa attraverso i dipinti lasciati da June nel suo studio di pittura, il giocatore scoprirà presto di poter tornare indietro nel tempo grazie ai ricordi, proprio delle fatidiche ore precedenti all’incidente.

Last Day of June

Con un mood a metà fra Up e Groundhog Day, il timido Carl si troverà a rivivere l’ultimo giorno passato assieme (appunto il “last day of June” del titolo) in cui sorpresi durante un picnic al lago da una pioggia battente, i due decisero di ritornare a casa in macchina. Quella di Carl diventa quindi una partita a scacchi con il destino per poter cambiare il corso degli eventi tentando di evitare il tragico incidente stradale.

What would you do to save someone you love?” è infatti la tagline del titolo, con cui Last day of June promette scelte complesse molto più profonde di quanto l’estetica stop motion ( di chiara ispirazione al video musicale di Wilson) possa promettere: non ci è stato mostrato nulla del gameplay vero e proprio, ma Ovosonico ha fatto intendere che il nucleo di Last day of June è più quello di una narrativa ramificata (in cui il giocatore sarà chiamato a influenzare lo sviluppo della storia attraverso le proprie decisioni) che quello di uno storytelling railroad che vedrà il giocatore nelle mani del destino.

Last Day of June